3-0, tripletta di Lookman! Il risultato della finale di Europa League – .

3-0, tripletta di Lookman! Il risultato della finale di Europa League – .
3-0, tripletta di Lookman! Il risultato della finale di Europa League – .

Atalanta, la Dea dell’Europa

(Carlos Passerini, inviato a Dublino) Bergamo è alta, altissima, sopra tutto e tutti. Come dicono i tedeschi: über alles. Non è la Campionessa, ovviamente, ma lo è comunque notte di coppe e campioniuna notte che fa la storia. Un’Atalanta da sogno, in una partita da sognoche è il primo Europa League del calcio italiano. Non l’avevamo mai portata a casa da quando si chiamava così: 25 anni fa, Parma 1999, era ancora Coppa Uefa. Poi, il vuoto. Un’autentica lezione, quella impartita agli invincibili Bayer Leverkusen, che proprio ieri sera hanno perso – malamente – la prima partita della stagione, sotto un cielo irlandese che ha fatto da sfondo alla folle festa dei tifosi nerazzurri, durata fino al mattino. , esattamente come accaduto a Bergamo, 1.850 km più a sud.

La combinazione perfetta, un capolavoro di Gasperini, che ha azzeccato tuttoa partire dalla strategia iniziale, che alcuni giudicavano rischiosa: quattro attaccanti per provare a vincerla, subito, senza aspettare, senza paura, per non avere rimpianti. Una lezione che va oltre il pallone. Se fosse stato proprio lui a spezzare la maledizione durata un quarto di secolo Atalantachi interpreta il il calcio più moderno, sfrontato ed europeo del nostro campionatonon è affatto una coincidenza.
Lo ha deciso una strepitosa tripletta Lookman, inglese naturalizzato nigeriano, acquistato due anni fa per 15 milioni dal Lipsia,15 come i suoi gol stagionali: un affare. A Palosco, tra i campi della Bassa, dove nel 1978 Ermanno Olmi girò alcune scene di «L’albero degli zoccoli», due genitori hanno chiamato con il suo nome il figlio: Lookman. Questo la dice lunga su cosa rappresenta, oggi più che mai, la Dea per i bergamaschi. A fine partita, sotto la curva degli 8mila cantando “Io vagabondo”, Gasperini coccola se stesso e tutti gli altri, insieme ad un emozionato presidente Percassi . Perché l’impresa che fa la storia è stata collettiva: squadra, allenatore, società, ambiente. Ora, per l’allenatore, la scelta più difficile: restare o partire da vincitore? I prossimi giorni saranno decisivi.
Per la notte dei sogni, il prima finale europea dopo 117 anni, aveva scelto di affidarsi al talento fresco e alla voglia di rivincita di Scamacca e De Ketelaere, che con lui hanno fatto il salto di qualità. Ma ci sono anche Lookman e Koopmeiner: il piano è chiaro, o fare o distruggere. Sta andando, sta andando.

Questa finale è anche un’anticipazione di quello che vedremo agli Europei: la stella è Aspirina Wirtz, 21 anni, valore di mercato 150 milioni, punto forte dell’attacco tedesco. Grande giocatore, ma alla fine non toccherà la palla. Sui 50mila posti dell’Aviva Stadium, impianto costruito per il rugby e utilizzato solo per il calcio, i tedeschi sono in stragrande maggioranza. Molti a Bergamo hanno denunciato i pochi voli e i prezzi eccessivi, quindi si sono rassegnati ai maxischermi. Quella tra Gasperini e Xabi Alonso è una sfida nella sfida, una partita a scacchi, fatta di dettagli, mosse e contromosse. Da un lato il pressing a tutto campo di Gasp che ha dato l’esempio, dall’altro il nuovo calcio dello spagnolo che “non gioca mai allo stesso modo”, motivo per cui nessuno ha ancora capito come battere lui. Finora.
L’imbattibilità si sgretola subito, perché in meno di mezz’ora l’Atalanta è avanti di due gol: Lookman prima è bravo con un inserimento magistrale in area alle spalle della difesa su cross basso di Zappacosta, poi si ripete con un destro magistrale. Il sinistro all’incrocio dei pali nella ripresa è il migliore dei tre, magico. Anche i tifosi tedeschi si alzano in piedi ad applaudire: è la scena finale di una serata che non dimenticheremo.

 
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