“L’Europa League ha meritato il traguardo. Sui fischi…” – .

“L’Europa League ha meritato il traguardo. Sui fischi…” – .
“L’Europa League ha meritato il traguardo. Sui fischi…” – .

Finisce 1-1 allo Stadio Olimpico di Roma. Là Lazio lacrime contro il Sassuolo il minimo necessario per garantire la partecipazione alla prossima Europa League. Una partita priva di grandi emozioni, fatta eccezione per il calcio di punizione Zaccagni che ha portato momentaneamente in vantaggio i biancocelesti, che si sono conclusi nel malcontento dell’Olimpico. Per commentare la prestazione dei suoi ragazzi dal cuore dello stadio capitolino, il tecnico è intervenuto in conferenza stampa Igor Tudor.

Teme la qualità che scatterà in estate, da Luis Alberto a Pedro e Felipe? Ci sono novità su Kamada?

“L’Europa League è un bel risultato, meritato. In due mesi e mezzo abbiamo fatto un bel percorso che si è concluso con il punto di oggi. Sicuramente c’è del lavoro da fare, abbiamo aperto alla società e lo faremo ancora. Lavoreremo insieme, facendo le cose giuste per migliorare Daichi non c’è niente di nuovo, vediamo se ci sarà in questi giorni”.

Quanto serve alla Lazio per crescere fuori? Vanno bene quelli di oggi?

“C’è molto margine di miglioramento. Ci sono buoni giocatori, altri che sanno adattarsi e altri ancora no. Dobbiamo lavorare con la società per permetterci di fare un certo tipo di calcio. Vedo possibilità di miglioramento in tutti i reparti, ne abbiamo parlato. Dobbiamo giocare campionato ed Europa League, vogliamo creare una squadra forte con le caratteristiche per giocare il mio calcio”.

Oggi abbiamo rivisto Rovella, quando sarà importante nella Lazio del futuro? Hai parlato con Eriksson prima della partita?

“Io e il mio assistente Javorcic abbiamo parlato dell’atmosfera che si sarebbe potuta creare questa sera. Oggi è stato molto emozionante. Forse non sembra, ma mi piace molto. Abbiamo parlato un po’ con Eriksson, mi ha chiesto quanto aveva segnato a Ciro. Rovella sia contro l’Inter che oggi ha fatto due belle partite. Può migliorare, mi piacerebbe che migliorasse nel recupero palloni, le sue qualità di gioco sono alte”.

È funzionale per una squadra avere un allenatore con un solo anno di contratto dall’inizio della stagione?

“Avrò anche tre anni, ma per me non cambia nulla e nemmeno per lo spogliatoio, sono solo carte scritte. Puoi avere cinque anni e andartene dopo cinque mesi.

Chiederà alla società un mercato che le permetta di creare ambizioni? È venuto qui per vincere?

“L’ultima volta che lo scudetto è stato vinto è stato nel 2000. Non credo che un allenatore venga a chiedere una squadra modesta, vuole sempre la più forte. La mia sensazione è che anche il presidente lo voglia. Io sono al centro delle scelte ed è giusto così, ora dobbiamo solo lavorare perché sono i giocatori a fare la differenza, l’allenatore indica la squadra, ma se una rosa è in una certa posizione può cambiare poco”

Lo stadio fischia?

“I tifosi volevano la vittoria, come noi. Oggi ci sono state tante emozioni, ci è bastato un punto, il Sassuolo era spensierato. I ragazzi forse hanno sentito la particolarità della partita. Mi congratulo comunque con loro perché il loro percorso è da lodare”.

Il ritiro sarà più breve del solito, che tipo di lavoro farai in estate?

“Per il ritiro è tutto l’anno, non lavori duro solo in ritiro. Poi ci sono tante gare e lavori meno. Durante la preparazione cercheremo di fare il miglior lavoro possibile. Ci sarà sicuramente parecchia pedalata da fare”.

In quali ruoli ritieni di dover rinforzare maggiormente la rosa? Guendouzi sarà con te l’anno prossimo?

“La risposta la terrò per me, è giusto che ci parliamo”.

Se Kamada restasse, lo vedi più trequartista o tra i due a centrocampo? Tudor chiederà un altro attaccante?

“Per quanto riguarda gli attaccanti la risposta è la stessa della domanda precedente. Kamada invece secondo me sta meglio davanti alla difesa piuttosto che in attacco, poi in alcune partite bisogna metterlo avanti come contro l’Inter. Ha una qualità importante per giocare davanti alla difesa”.

Quanto serve lavorare sulle palle morte e sui tiri in porta? È solo uno

“Le statistiche si riferiscono all’anno intero, io ne ho segnati solo una parte. Anche gli altri prendono gol su calci piazzati, poi la dimensione della squadra non ci aiuta e bisognerà analizzare questo perché poi si perdono punti durante la stagione”.

 
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