L’analisi del manager austriaco
Prima fila con lo stesso tempo di George Russell (che ha trovato la scia decisiva di Alexander Albon sull’ultimo rettilineo): la Red Bull ha perso Sergio Perez già in Q1, ma Max Verstappen è riuscito a portare la RB20 in prima fila accanto alla Mercedes del pilota inglese.
Helmut Marko ha così commentato la prestazione del pilota olandese: “Possiamo ritenerci soddisfatti del risultato di questa qualificazione soprattutto alla luce di cosa è successo nelle FP2 con il problema ERS, anche se penso che il nostro giro di lancio sia stato troppo veloce,” ha dichiarato il tecnico austriaco ai microfoni di Servo TV che identifica un riscaldamento ‘agonistico’ di Verstappen come potenzialmente responsabile della mancata pole (Max ha dovuto accelerare sul rettilineo finale per non intralciare un’altra vettura, probabilmente se se la fosse lasciata sfuggire avrebbe perso troppa temperatura nell’aria) pneumatici ).
Dal punto di vista della gara, Marko ritiene che la RB20 avrà un buon assetto anche in caso di pioggia. Molto probabilmente la Red Bull ha deciso di non sacrificare il carico aerodinamico sull’altare delle qualifiche anche alla luce del meteo instabile. Verstappen ha condotto un lungo stint nelle FP3 con gomme medie e un carico di carburante elevato mettendo in crisi la vettura; è infatti emerso del graining sulla gomma anteriore. “Abbiamo un buon set-up per la gara anche se piove e abbiamo lavorato sui punti deboli – ha aggiunto Marko – la Mercedes è 2-3 km/h più veloce nei rettilinei quindi non sarà facile superarla. Spero che Verstappen abbia un minor degrado delle gomme e che riesca a leggere la gara come fa di solito. Spero che saremo competitivi ai vertici”.
