Mirotic questa volta non perdona, ci prova la Virtus Bologna ma il Milan va 2-1 – .

Mirotic questa volta non perdona, ci prova la Virtus Bologna ma il Milan va 2-1 – .
Mirotic questa volta non perdona, ci prova la Virtus Bologna ma il Milan va 2-1 – .

Il finale è emozionante, ma dice Milano. Chi ormai vede lo striscione del traguardo davvero ad un passo: batte la Virtus 81-78 al termine di una elettrizzante Gara-3 come pochi altri e concede il primo match point con la racchetta, che giovedì sera potrà essere nuovamente sfruttato davanti al pubblico Forum. Mirotico (21 punti) nel finale fa molto freddo e gela le speranze di rimonta Virtù trascinato da Topolino, grande assente in gara 1 (tanti rimpianti), che ora più che mai è davvero con le spalle al muro.

Punteggio alto e un Flaccadori insospettabile

L’aria di Forum Sembra che vada bene per entrambi: dopo due partite con punteggi bassi (almeno all’inizio), la musica cambia e lo capisci subito gli attacchi sono di gran moda. Ma non c’è modo di strapparlo via: i cambi di partitura ad alta frequenza e la fine del primo quarto in cui la retina si muove è un piacere, con l’Olimpia che trova nel Flaccadori un insospettabile marcatore (saranno 10 anche all’intervallo lungo) e con il Virtù che risponde con le solite armi, vale a dire Belinelli e Shengelia. Alla fine, però, una tripla sulla sirena Sala inviare Milano avanti di 4 punti al termine di un primo quarto serrato ed entusiasmante (29-25).

Il secondo si apre con i 5 punti segnati da Abass che riportano immediatamente il Segafredo a contatto, mentre dalla parte opposta lo è sempre Flaccadores per suonare la carica, anche perché furono allontanati Scudi E Mirotico dagli altri c’è poco o nulla da segnalare. Milano ma perde pochi palloni e ne recupera tanti sulla ribattuta, forzando sempre Bologna inseguire. Banchi lo rimette nella serie Zizic che porta centimetri sotto canestro, ma sono Pajola e Topolino per tenere in scia i Vu neri, che vanno al riposo di due punti grazie all’ennesima penetrazione di Pajola, che dopo la sontuosa gara 2 da puro gregario resta un rebus irrisolto per l’EA7.

Topolino e Pajola, è la Virtus dei socievoli

È stato un enigma anche in Gara 2 Cordinier, che anche a metà del terzo quarto è stato costretto a sedersi in panchina perché gravato 4 falli. Un peccato tutt’altro che veniale che rischia di pesare sull’animo della donna Virtù, che ricomincia a trovare con Belinelli parità a 46.

Milano ogni tanto prova a strappare: torna avanti di due possessi pieni, ma puntualmente c’è sempre qualche maglia bianca che emerge sia in difesa che in attacco a vanificare i propositi di fuga. Là Virtù Ma lui non è solo Shengelia: Topolino è un fattore della zona e Pajola (sempre lui) continua a pagare dividendi e ad arrivare a fine mese. Ha iniziato maschio, con Olimpia che trova nei giochi di Napier e scudi (seppur discontinuo) gli aspetti positivi per essere sempre un passo avanti. Anche se alla fine il 62-59 lasciare aperta qualsiasi porta, anche perché Bologna dà la sensazione di non morire mai.

Napier e Mirotic, la risposta dei campioni

I cestini di Hackett e Dunston aprono il quarto periodo, restituendo il vantaggio alla Virtus dopo non pochi minuti. La risposta è affidata a Napier e come al solito Mirotico, il che dimostra perché la dirigenza milanese abbia deciso di puntare molto su di lui per garantirsi la possibilità di cucirsi al petto lo scudetto per il terzo anno consecutivo. COME Calano le percentuali offensive del Bolognapuntualmente L’Olimpia prova a sfondare: Napier firma il +6 con 6 minuti e mezzo per giocare e Banchi deve fermare la partita, ma ci pensa la guardia pretoriana Addominali con una tripla ignorante e il solito Lundberg (l’uomo dai palloni pesanti) per riportare a terra i compagni.

Solo che entrambi non hanno fatto i conti con il vero proprietario della casa: 4 punti di Scudi in un amen e Banchi è ancora costretto a fermare il match con 4′ sul cronometro (75-70). All’improvviso le difese tornano dominanti: nei 2′ successivi la rete si ritrova da sola Topolino, che prende palloni vaganti ovunque, ma diventa l’unica opzione offensiva del Bologna. Napier tiene Olimpia ad una distanza, Shengelia riporta indietro i suoi a 75 secondi dalla sirena, poi un’altra giocata in post basso regala il -1 Virtù con 40 secondi rimasti. Che arriva a un passo dal recuperare palla per andare a vincere, ma alla fine è costretta a mandarla in lunetta Mirotico (2/2) con 12 secondi da giocare. Bologna se lo gioca da tre con Lundberg (fermarsi presso Melli) e poi con Belinelli, che trova solo ferro. L’instant replay restituisce la palla al Milan (ultimo tocco di Addominali) con meno di due secondi: finisce 81-78 e giovedì Olimpia avrà il primo punti di incontro scudetto.

Fonte: Getty
 
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