Amadou Sanneh, 24 anni, era venuto da solo dal Gambia – .

Amadou Sanneh, 24 anni, era venuto da solo dal Gambia – .
Amadou Sanneh, 24 anni, era venuto da solo dal Gambia – .

L’esplosione, l’incendio, l’incendio. Non c’è stata scampo per l’operaio 24enne che maneggiava solventi quando qualcosa è andato storto ed è scoppiato un incendio nel capannone. Si chiamava Amadou Sanneh, avrebbe compiuto 25 anni a ottobre, era venuto da solo dal Gambia per lavorare in Italia, lasciando la famiglia in Africa.

L’incidente mortale sul lavoro è avvenuto ieri mattina pochi minuti prima delle 10 a Brugherio, in Brianza, presso la Mega Wilckens di via Aristotele che si occupa di lavorazione vernici. I colleghi hanno subito lanciato l’allarme. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco specializzati, il cui lavoro è stato reso ancora più difficoltoso dalla presenza di materiale infiammabile in azienda. Con loro anche i tecnici dell’Azienda sanitaria Monza-Brianza e i carabinieri. Secondo una prima ricostruzione, basata anche sulle testimonianze di altri operai, nel capannone stavano lavorando con solventi e si ipotizza che gli ambienti potessero essere saturi di gas fino all’esplosione. Una colonna di fumo grigio si è levata dal magazzino situato in una zona industriale non lontano da Milano, tra Brugherio e Agrate Brianza, e che conta una ventina di dipendenti.

Le fiamme hanno avvolto il giovane operaio, che lavorava da tre anni presso la Mega Wilckens. Residente a Lentate sul Seveso, aveva domicilio a Monza, e qui viveva solo. In Africa lascia la moglie e un figlio.

Amadou è purtroppo solo l’ultima vittima del lavoro in Lombardia di una serie nera che – secondo i dati ATS regionali aggiornati al 19 maggio – contava già 21 morti. Tra loro c’è Ahmed Mohamed Khalil Hassan, egiziano di 23 anni, risucchiato in un compattatore lo scorso 20 aprile mentre lavorava alla Convertini di Cusago che si occupa del trattamento dei rifiuti speciali. La settimana prima, l’11 aprile, un operaio 36enne, esperto artigiano della Pisoni Costruzioni di Marcallo con Casone, era caduto da almeno 12 metri nel centro di Magenta: una caduta alla quale l’operaio, di origini albanesi, non aveva lasciato scampo. Nei primi quattro mesi dell’anno l’INAIL ha registrato 52 denunce di infortuni mortali (+6,12%), 37.796 denunce di infortuni (+4,4%) e 1.370 denunce di malattie professionali (+2,62%). «Sono tragedie quotidiane – denuncia Giulio Fossati, segretario confederale della CGIL Lombardia – Continuano ad arrivare notizie di lavoratori morti e feriti sul lavoro. Dobbiamo rendere efficace la formazione per aumentare la cultura della sicurezza e prevenire i rischi in tutti i processi. Occorre adottare strumenti che rendano disponibile ai lavoratori il documento di valutazione dei rischi. Abbiamo chiesto alla Regione di fornire il libretto dei rischi per ogni lavoro nonché strumenti per garantire il corretto svolgimento della formazione dei lavoratori”. Inoltre, aggiunge Fossati, “chiediamo alla Regione di potenziare i servizi ispettivi dell’ATS, che si sono dimezzati negli ultimi 15 anni: dai circa 900 ispettori del 2010 siamo ora a circa 440. Le risorse ci sono, serve impegno politico “.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Atletica leggera, gli Azzurri finiranno col botto l’Europeo? Aspettando Iapichino, Arese e la 4×100 – .
NEXT “Bagnaia non voleva uno come Marquez al suo fianco, la cosa gli mette più ansia” – .