“Bagnaia non voleva uno come Marquez al suo fianco, la cosa gli mette più ansia” – .

“Bagnaia non voleva uno come Marquez al suo fianco, la cosa gli mette più ansia” – .
“Bagnaia non voleva uno come Marquez al suo fianco, la cosa gli mette più ansia” – .

Rispetto al suo 2023 da unico vero avversario di Bagnaia e alla prima parte di 2024 da leader molti si aspettavano che Martin avrebbe ottenuto il posto ufficiale Ducati per il prossimo annoe invece, a sorpresa, al termine del weekend di gara del Mugello e della sessione di test collettivi sulla stessa pista, Aprilia ha rivelato con un video di averlo ingaggiato come sostituto di Aleix Espargaro, che aveva appena annunciato il ritiro dalla MotoGP.

Intervenuto al programma Paddock Abierto, anche un insider come Jorge Lorenzo è rimasto stupito dalla scelta del marchio di Noale. “Non mi aspettavo la firma di Jorge, poi è ovvio che di conseguenza ad essere promosso sarebbe stato Marquez. Sinceramente credevo che Marc avrebbe accettato il passaggio in Pramac con la GP25, ma evidentemente aveva piani più ambiziosi che prevedevano anche il 2026, e ora li abbiamo scoperti. Ha giocato le sue carte nel migliore dei modi“, ha commentato il maiorchino.

Per l’iberico il pilota di Cervera avrebbe addirittura sconvolto i piani di boss Dall’Igna. “Gigi avrebbe voluto trattenerli entrambi: Martin in rossa e Marquez al suo posto. L’otto volte campione del mondo la pensava diversamente, così ha rifiutato l’offerta, minacciando di andarsene. A quel punto, temendo di perderlo, la direzione acconsentì“, la versione del 37enne, convinto anche lui che il passaggio alla squadra ufficiale del connazionale avrà una notevole risonanza mediatica, soprattutto in patria.

Già vederlo lottare per la vittoria, così come la presenza di un talento emergente come Pedro Acosta nel gruppo, ha fatto bene al pubblico. Forse non siamo ancora ai livelli dell’era Valentino Rossi, ma il suo impatto è notevole. Considerando che ha 32 anni, la Casa di Borgo Panigale avrà ipotizzato un ritiro tra due o quattro stagioni. Il fatto che probabilmente accadrà con i loro colori ha avuto un impatto nella decisione, senza dimenticare i risultati che è capace di portare“, ha proseguito nell’analisi, soffermandosi poi su un aspetto non secondario, le tensioni che una figura di quel calibro potrebbe generare all’interno del box.

Pecco non voleva certo un compagno di squadra veloce e capace di batterlo. Non che Bastianini non ne abbia le capacità, ma Marc mette più ansia“, ha sottolineato.

Con una moto nettamente superiore alla concorrenza, il catalano si troverà ad affrontare una dura prova. “Per lui non ci saranno più scuse. Ha più volte negato particolari differenze tra la GP24 e la sua GP23, tuttavia rispetto ai suoi giovani rivali, ha avuto molti infortuni, quindi l’unica cosa che può fare è cercare di mantenere il suo livello attuale. Ma se nel 2019 Marc era tre gradini sopra Pecco, ora, a parità di velocità, non è detto che l’iberico possa avere la meglio in tutte le gare“, ha concluso ipotizzando che l’età e le vicissitudini vissute dall’ex Honda potrebbero farsi sentire negativamente.

 
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