Corsie preferenziali per Bearman-Antonelli – Commento – .

Bearman e Antonelli, ad un passo dall’ufficialità in F1

Ormai lo sappiamo tutti, manca solo l’ufficialità il prossimo anno in Formula 1 avremo due giovani piloti esordienti: Oliver Bearman e Andrea Kimi Antonelli.

Il pilota inglese si sta infatti accontentando della Haas dopo aver ben impressionato qualche mese fa a bordo della Ferrari in sostituzione all’ultimo minuto di Carlos Sainz, operato d’urgenza di appendicite durante il Gran Premio di Singapore.

Antonelli non ha ancora guidato una Formula 1 2024 ma ha già effettuato alcuni test con la Mercedes W13 2022 impressionante positivamente i tecnici dell’azienda tedesca.

Un campionato difficile da interpretare

Entrambi questi giovani piloti gareggeranno quest’anno nella loro stagione di Formula 2. Antonelli Antonelli da rookie mentre Bearman è alla sua seconda stagione nella categoria. Inoltre, si dà il caso che i due piloti corrano per la Prema come compagni di squadra. L’inglese ha vinto quattro gare in Formula 2 lo scorso anno, finendo però solo sesto in una stagione di alti e bassi. Nelle prime gare del campionato di Formula 2 2024 nessuno dei due ha ancora vinto una gara né è salito sul podio, che si tratti di una gara caratteristica o di una gara sprint. Certo possono vantare punti in buone posizioni e Bearman in particolare, che però finora non è stato esente da errori, ha nel suo bagaglio a Jeddah una pole position che però non ha potuto sfruttare perché ha dovuto sostituire Sainz in La Formula 1 su Ferrari. Al momento è in testa la classifica del campionato di Formula 2 Paolo Aron. Il pilota estone, quest’anno anche esordiente in Formula 2, ha mostrato un notevole potenziale e un’ottima regolarità, che gli hanno permesso di ottenere cinque podi tra gare caratteristiche e gare sprint.

Questi ottimi risultati di Aron non sembrano convincere nessuna scuderia di Formula 1 ad offrirgli un contratto per la prossima stagione. Va inoltre aggiunto che Aron è stato pilota della Mercedes Formula 1 Academy fino al 2023. Alla fine della scorsa stagione, però, la Mercedes e Aron hanno deciso di separarsi e come è noto, Kimi Antonelli resta nel vivaio dell’Academy tedesca e si sta guadagnando l’accesso alla Formula 1, fortemente voluto dal Totò Wolff. Bisogna allora chiedersi quale sia l’interesse o il valore che un giovane pilota faccia bene in una stagione di Formula 2, che dovrebbe essere la serie cadetta della Formula 1, se poi vincere il titolo di questa serie non dà vantaggi concreti per accedere la formula massima.

La Formula 2 ha sicuramente visto il suo titolo vinto da tanti campioni ormai affermati Leclerc, Russell, o di grande potenziale come Piatti. Ma ci sono stati anche piloti che hanno vinto il titolo e poi sono saliti in Formula 1 senza impressionare e con prestazioni dimenticabili. Tuttavia, nomi di abilità non paragonabili ai piloti sopra citati. Ricordiamo ad esempio Mick Schumacher nel 2020, Nyck de Vries nel 2019 con il secondo classificato niente meno che Nicola Latifi. Ma ci sono stati anche piloti che, pur detenendo il titolo di campione di Formula 2, non sono andati oltre il ruolo di pilota di riserva in Formula 1. Come è avvenuto ad esempio con il brasiliano Filippo Drugovich Pilota di riserva dell’Aston Martin e campione 2022. O altri che hanno dovuto emigrare come quello talentuoso Theo PurchaireCampione del 2023 e appartenente alla Sauber Academy e in questa stagione è un pilota IndyCar per la McLaren, mentre loro corrono ancora con la Sauber Zhou (terzo posto in F2 nel 2019) e Bottas.

La nuova monoposto di Formula 2 per il 2024

Inseguendo un sogno che non si realizza (sempre).

Se la F1 ha la “spinta a sopravvivere”, la F2 ha le sue docuserie più timide intitolate su YouTube e F1TV “Inseguendo il sogno” o inseguendo il sogno. Chiaramente il sogno è entrare in Formula 1, ma ora questo motto comincia a suonare un po’ come una chimera perché quell’inseguimento il più delle volte si rivela vano per il campione della categoria. Ora è chiaro che i team di Formula 1 hanno tutti i mezzi per valutare le capacità e il potenziale di un giovane pilota, senza preoccuparsi troppo di come si comportano in Formula 2, e lo ammettono anche apertamente. La loro valutazione è il più delle volte assolutamente azzeccata ed è molto probabile che sarà così anche per Bearman e Antonelli. È anche possibile che questi due piloti non si distinguano in Formula 2 in quanto le monomarca con cui gareggeranno in questa stagione sono completamente nuove e quindi i team sono ancora in fase di adattamento e comprensione di queste monoposto. Per questo motivo è possibile che una squadra plurititolata e di grande esperienza come la Prema, oggi solo sesta su dieci squadre in classifica, fatica a tirare fuori il meglio dalla vettura, mentre ad altri team piace Campos Racing e Hitech sembrano aver trovato subito il bandolo della matassa, permettendo ai loro bravi piloti Aron e Hadjar di occupare le zone alte della classifica. Lo stesso Hadjar, autista del vivaio Red Bull ha già vinto due gare caratteristiche e sta mostrando una velocità interessante. Eppure non è mai stato nominato tra i candidati al passaggio in F1 con uno dei due team della casa austriaca.
In conclusione, se la Formula 2 non è capace di essere un solido trampolino di lancio per i suoi campioni che aspirano alla Formula 1 o di non produrre costantemente campioni assoluti, a cosa serve? Forse la Federazione Internazionale, che tanto si è impegnata nel concepire un modello di Formula 2 più vicino alle caratteristiche di una moderna Formula 1, dovrebbe fare qualche riflessione.

 
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