per la formazione dei giovani (in vista delle Finali) – .

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per la formazione dei giovani (in vista delle Finali) – .

La corsa verso Torino non è solo quella dei big del circuito, che hanno l’ambizione di arrivare tra i migliori 8 al mondo e quindi alle Nitto ATP Finals di novembre. ‘Road to Torino’ è anche il nome di un importante circuito dedicato ai giovanissimi. Un circuito che la FITP e l’Istituto d’Istruzione Superiore Roberto Lombardi hanno fortemente voluto per completare l’offerta dedicata ai giovani e continuare a migliorare il lavoro di formazione continua.

Lo spiega bene Michelangelo Dell’Edera, direttore dell’Isf e grande sostenitore dell’iniziativa. “Abbiamo inventato questo Circuito Road to Torino per Under 11 e Under 13 – sottolinea – per mettere i ragazzi del primo anno della categoria Under 12 e 14 in condizione di poter disputare le partite necessarie per migliorare e per avere un confronto con coetanei, ma anche per poter portare a termine il numero di partite ritenute utili all’interno del proprio percorso formativo. Uno dei nostri successi nasce dal fatto che non valutiamo solo l’area competitiva per l’individuazione dei futuri talenti, ma anche tutte le altre: quella motoria, quella mentale, quella relativa alla visione sportiva e così via. Occorre quindi elevare ulteriormente il confronto, per mettere i ragazzi e le ragazze nella condizione di avere più momenti in cui trovare termini di confronto da poter valutare. Il risultato non conta, si sa, non è al primo posto: a questa età ciò che conta è l’istruzione, in termini di qualità e quantità”.

Il Cammino verso Torino si svilupperà attraverso due tappe in ciascuna regione: la prima dal 23 al 29 settembre, la seconda dal 19 al 27 ottobre. Mentre la finale del Master si disputerà a Torino nella settimana dal 10 al 17 novembre, ciò significa che si svolgerà in contemporanea con le Nitto ATP Finals dei campioni. Un connubio che spingerà ad un numero ancora maggiore di partecipanti e ad uno spirito competitivo ancora maggiore di quanto si possa pensare di trovare in un evento di questa categoria. Nelle due fasi eliminatorie si disputeranno il singolare (maschile e femminile) e il doppio (sempre per entrambi i sessi), mentre il Master sarà riservato ai soli giocatori del singolare. Piemonte e Valle d’Aosta, Abruzzo e Molise, Puglia e Basilicata e infine le province di Trento e Bolzano sono raggruppate come se fossero un’unica regione. Verranno ammessi al Master finale i migliori due classificati nelle graduatorie regionali delle seguenti regioni: Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Puglia e Sicilia. Oltre al meglio delle restanti regioni d’Italia.

Quindi, se ci sarà tanto agonismo, per provare a conquistare i posti utili per approdare a Torino, il focus resta sugli allenamenti. Ribadendo un concetto caro alla ISF: prima le persone, poi i giocatori. “Durante la Coppa Belardinelli – prosegue Dell’Edera – i capitani delle squadre mi hanno raccontato alcuni episodi significativi del passato più o meno recente. Quelli dell’Emilia Romagna e della Toscana, ad esempio, mi hanno raccontato che i risultati peggiori delle rispettive squadre sono arrivati ​​quando in squadra c’erano futuri professionisti di straordinario valore come Raffaella Reggi, Sandra Cecchini, Paolo Lorenzi e Filippo Volandri., poi tutti entrati almeno tra i primi 33 al mondo. Il vero obiettivo è quindi la formazione, in ogni competizione che mettiamo in pista. Il cammino verso Torino Under 11 e 13 permette di creare confronti ed è legato ai Campionati Italiani che si disputeranno a settembre. Se è vero che teniamo alla qualità, la quantità di bambini che partecipano alle attività attraverso le scuole ci ha costretto a organizzare le gare dei campionati per anno di nascita e non per categoria”.

Il tutto con una particolarità del 2024 che passa per i centri federali di Tirrenia e Formia. “L’Under 16 maschile si giocherà a Tirrenia – sottolinea il direttore dell’ISF – mentre la corrispondente gara femminile si disputerà a Formia. Abbiamo deciso di portare queste competizioni nei centri tecnici nazionali per permettere ai vari docenti e allenatori di avere un ulteriore momento di confronto, utile ai nostri tecnici per costruire i progetti Over 16, per traghettare i ragazzi verso l’attività Junior e poi verso quella professionistica. Si comincia con il circuito Kinder, dallo Junior al Super Next Gen, si prosegue con il Road to Torino, per poi sfociare in tutti gli altri progetti che hanno sempre una cosa in comune”.

La chiusura è dedicata alle ragazze, perché spinto dai risultati di Jasmine Paolini, anche il tennis femminile sta vivendo un momento di grande popolarità a livello giovanile. “Nella Coppa delle Regioni Under 12, a conferma dell’entusiasmo suscitato dai risultati di Jasmine, abbiamo visto tante ragazze giocare molto bene a tennis. Tuttavia, loro e le loro famiglie devono essere pazienti e non avere fretta di ottenere risultati immediati. Del resto la nuova top 10 di Paolini è la prova di quanto questo aspetto sia importante, come lo è stato per tanti altri italiani, da Martina Trevisan in poi. Le nostre ragazze forse maturano più tardi che in altri Paesi, ma noi possiamo e dobbiamo aspettarle, curando nel frattempo ogni dettaglio della loro crescita”.

 
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