Il campione serbo, in disperato recupero in vista di Wimbledon, guarda con preoccupazione alla situazione della Gara.
Non è ancora ufficiale, ma ci siamo vicini. Non è stata ancora convocata alcuna conferenza stampa in cui il campione serbo dovrebbe parlare del suo ritiro in vista di Wimbledon, ma i segnali – soprattutto a causa della mancanza di tempo fino all’appuntamento – non sono incoraggianti.
Novak Djokovic, sottoposto a intervento chirurgico in artroscopia all’inizio di giugno per risolvere l’infortunio al menisco mediale del ginocchio destro riportato nell’eroica partita di Parigi contro Francisco Cerundolo, è a un bivio. Nole dovrà decidere se forzare una ripresa, che in ogni caso sarebbe prodigiosa, in vista di Wimbledon, oppure concentrare i propri sforzi verso le Olimpiadi di Parigi. Per coronare finalmente il sogno di portare a casa una medaglia d’oro per la sua Serbia.
I rivali, affamati e ambiziosi come non mai, sono pronti a raccogliere la sua eredità anche all’All England Club, uno dei terreni di caccia preferiti del 24 volte campione dello Slam, vincitore del torneo già in sette occasioni. La mancata partecipazione di Djokovic ai Championships peggiorerebbe non solo la sua posizione in classifica – il serbo è chiamato a difendere i punti conquistati nella finale dello scorso anno – ma anche quella dell’ATP Race.
La classifica che determina, a fine anno, gli 8 migliori tennisti che poi si sfideranno Finali nella splendida cornice di Torino. Sì, le finali. Un’altra manifestazione spesso dominata dal serbo, l’unico nella storia ad aver alzato il trofeo sette volte e l’unico ad averlo fatto quattro volte consecutive. Il prossimo novembre, però, Nole potrebbe non esserci.
Djokovic, la strada verso Torino è lunga e faticosa
Il nativo di Belgrado occupa attualmente la decima posizione nella speciale classifica che premia i risultati ottenuti dai giocatori nell’anno solare. Non partecipando al prestigioso Major londinese, il serbo potrebbe probabilmente perdere ulteriore terreno, rischiando seriamente di non prendere parte all’evento tennistico più importante degli ultimi 3 mesi di eventi del circuito ATP.
Considerando che chi ha vinto un torneo del Grande Slam nel 2024 si qualifica automaticamente alle Finali se la sua classifica non va oltre il 20° posto, va da sé che una delle poche speranze di Djokovic è quella di tornare nel club dell’élite torinese si piazza a trionfare agli US Open del prossimo settembre. Una possibilità che al momento sembra lontana per diversi motivi.
