la quarta generazione è pronta per il Tour de France – .

La Prologo Nago R4 PAS nella versione “aperta”.

Momento della lettura: 4 minuti

Tadej Pogacar non ha intenzione di fermarsi e, dopo aver vinto il Giro d’Italiaha in mente solo il Giro di Francia. Il suo assalto alla maglia gialla avverrà con la sella al fianco Prologo Nago R4la quarta evoluzione di un prodotto che ha attraversato la storia del ciclismo, disegnandone alcune delle pagine più belle.

Pensiamo ad esempio al Tour, al Giro, ai Mondiali, alle classiche Monumento, segnate da corridori del calibro di Bradley Wiggins, Alberto Contador, Peter Sagan, i fratelli Andy e Frank Schleck, Fabian Cancellara, Sonny Colbrelli e tanti altri , fino ad arrivare al campione sloveno.

Anche al Tour de France che sta per iniziare Firenze, Prologo non mancherà di supportare alcune delle migliori squadre al via. Sono otto squadre che utilizzeranno la Nago R4: Ineos-Grenadiers, Bahrain-Victorious, UAE Team Emirates, Intermarché-Wanty, Astana-Qazaqstan, Groupama-FDJ, EF Education-EasyPost, Uno-X Mobility.

Da quel modello all’avanguardia lanciato nel 2007passando per evoluzioni Nago Evo del 2014 E Nago C3 del 2016siamo giunti alla quarta generazione di una sella che migliora ancora una volta le sue caratteristiche, alzando l’asticella e imponendo un nuovo livello di standard qualitativo.

PrologoPrologo

Prologo Nago R4: com’è fatto

Da qui nasce la Prologo Nago R4 feedback e da collaborazione in stretto contatto con I squadre professionistiche del Tour mondiale attraverso mesi di ricerca e sviluppo con l’obiettivo di soddisfare i ciclisti più esigenti alla ricerca del massimo delle prestazioni e di un comfort senza pari. Nella progettazione un ruolo fondamentale è stato giocato dai test”Mappa della pressione MyOwn“, il sistema proprietario che analizza le pressioni esercitate sulla sella durante la pedalata. I risultati, infatti, hanno permesso agli ingegneri Prologo di perfezionare la sella.

Andiamo avanti progetto. Troviamone alcuni forme estremamente aerodinamiche ed innovativi, che riducono al minimo l’utilizzo di materiale così da ridurre ulteriormente il peso complessivo. IL dimensioni di 245x137mm rendono la sella estremamente compatta e si uniscono al tradizionale forma a T che offre una buona libertà di movimento.

Anche molto interessanteleggero avanzamento del centro anatomico così da avere una posizione di guida più aggressiva e veloce. Là forma semicircolare ergonomicapermette invece di raggiungere il manubrio senza particolari sforzi, agevolando la rotazione in avanti del bacino.

Troviamo due versioni del Nago R4, una aprire è un Chiuso. Il primo è caratterizzato da una copertura con due parti laterali separate e indipendenti, realizzate con schiume di ultima generazione densità variabile. È una soluzione che offre un perfetto equilibrio tra supporto e comfort durante qualsiasi fase della pedalata. Al centro, però, c’è il Sistema PASovvero un ampio canale centrale con fondo forato che elimina i maggiori punti di pressione in fase di spinta (138 o 145 grammi).

versione chiusa, al contrario, presenta tre sezioni indipendenti che ricoprono l’intera superficie della sella. In questo caso il sistema è presente al centro Base attiva con fondo traforato che unisce i vantaggi di una sella chiusa, con una maggiore superficie di appoggio, ai vantaggi di una sella con fondo aperto (145 o 209 grammi). Una gemma? Le specifiche del modello e le coordinate geografiche sono riportate sul retro a destra della copertina 45°37′N 9°28′Erelativo alla sede del Prologo a Busnagovicino a Milano.

Un po’ di dati

Le due versioni della sella (Nago R4 e Nago R4 PAS) sono le selle ergonomiche più strette dell’intera collezione avendo una larghezza di “soli” 137 millimetri. Ecco perché si tratta di un modello pensato principalmente per ciclisti con ossa ischiatiche non eccessivamente larghe.

Per accontentare tutti, però, l’azienda lombarda ha pensato anche a due modelli 147 mm che offrono amaggiore imbottitura 10 millimetri ai lati e 3 millimetri nella parte superiore. Parliamo quindi di ciclisti con una maggiore distanza tra le ossa ischiatiche che necessitano di un maggiore sostegno in sella, ma anche di ciclisti con un indice di massa corporea (BMI) più alto per distribuire meglio il peso.

Vengono proposti due binari: il Ferrovia Nack (Nano Carbon Fiber) con filamenti in fibra di carbonio, Kevlar e alluminio, più performanti, rigidi e leggeri. E Ferrovia TiroX in acciaio legato leggero che offre il giusto equilibrio tra peso e resistenza, pensato per chi cerca un maggiore comfort.

Il prezzo di listino è 229 euro nel caso della ferrovia Nack e 139 euro per versioni con binario TiroX in cantiere www.prologo.it e all’i migliori rivenditori.

 
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