Rimani, rimani, tu… no. Thiago Motta non ha ancora messo piede alla Continassa, ma ha già in testa la Juventus del futuro. Parla quotidianamente con il direttore tecnico Cristiano Giuntoli, discutendo con lui e accogliendo gli aggiornamenti di mercato. Dopo Di Gregorio in porta e Douglas Luiz, aspetta Khephren Thuram, altro tassello fondamentale nel progetto di ricostruzione del centrocampo. Ma la Juve sta facendo grandi passi avanti anche sul fronte delle uscite. E Thiago sa bene come gli acquisti d’ora in poi dipenderanno molto dalle vendite. In questo senso, il nuovo allenatore bianconero ha già diramato una lista di sette nomi che ritiene fuori dal progetto, da aggiungere ad altri che verranno comunque ceduti, per esigenze di cassa o offerte convenienti. Giocatori che, anche se saranno ancora di proprietà della Juve a luglio, quando la squadra si riunirà per preparare la stagione, saranno comunque considerati persone in esubero da sistemare, consentendo un giusto risparmio sugli ingaggi, oltre che sugli introiti per i cartellini. Di quanti soldi stiamo parlando? Sulle valutazioni deciderà il mercato, ma sugli ingaggi si può azzardare una stima: oltre 30 milioni lordi.
I sette
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Praticamente fuori rosa? Staremo a vedere, anche se difficilmente prenderanno parte al ritiro con il resto dei compagni. Il primo della lista è Moise Kean, in procinto di trasferirsi alla Fiorentina. Uno fuori, direbbero i maligni. E nelle casse della Juve 13 milioni di euro più 5 di eventuali bonus. Il centravanti poi aveva ancora un anno di contratto a 2,5 milioni netti. Ma non è l’unico attaccante di troppo. Motta considera esonerato anche Arek Milik. Il polacco, saltato l’Europeo per infortunio, è considerato poco “fresco” e quindi poco utile alla causa. Schierarlo significherebbe risparmiare circa 6 milioni di stipendio lordo, per restare basso. Il mancato trasferimento all’Aston Villa non cambierà il futuro di Weston McKennie: l’americano è fuori dal progetto, nonostante l’anno rimasto di contratto con la Juve. Come lui anche Mattia De Sciglio e Filip Kostic. La sorpresa, però, porta il nome di Daniele Rugani. Il difensore centrale, reduce dalle nozze con Michela Persico, ha rinnovato (al ribasso) con la Signora poco più di un mese fa. Eppure, per Thiago non è da considerare nel gruppo squadra. L’ultimo degli epurati è un cavallo di ritorno: Arthur. Il brasiliano, che torna dal prestito alla Fiorentina, non avrà una nuova chance con i bianconeri. E considerando l’ingaggio lordo da oltre 7 milioni, piazzarlo altrove sarebbe tanto.
Gli altri
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Il mercato in uscita della Juve, però, non si ridurrà a questi sette, che da soli abbasserebbero il monte ingaggi di oltre 30 milioni, senza contare ovviamente i nuovi stipendi in entrata. Un big come Wojciech Szczesny, ad esempio, è da tempo vicino ad Al Nassr e la sensazione è che l’affare prima o poi si farà. La Juve incasserà relativamente poco per il cartellino (4 milioni?), ma il risparmio sugli ingaggi è addirittura in doppia cifra (attorno ai 12 milioni). Alex Sandro ha già detto addio (con i suoi 12 lordi di stipendio), così come Barrenechea, Iling Junior e Kaio Jorge. Il prossimo, come detto, sarà Kean. Ma le esigenze di cassa lasciano presagire la partenza di Dean Huijsen, sul quale oltre agli inglesi (Newcastle) e ai tedeschi (Dortmund e Leverkusen), c’è l’interesse del PSG.
Chiesa e Soulé
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Le due situazioni più complesse, oltre ovviamente a quella di Adrien Rabiot (il francese ha sul tavolo l’offerta della Juve, ma si prenderà i suoi tempi almeno fino alla fine dell’avventura all’Europeo), sono quelle di Federico Chiesa e Matias Soulé. Il figlio di Enrico ha il contratto in scadenza nel 2025 e le trattative per il prolungamento sono sospese. Senza accordo è più facile vendere che restare. L’argentino piace molto a Motta, ma in caso di offerte di un certo livello (attualmente 40 milioni, poi magari anche meno…) sarebbe complicato dire di no. Anche per finanziare un mercato in entrata appena iniziato: Koopmeiners, Greenwood e altri aspettano.
