tutte le tradizioni del torneo – .

“Wimbledon è il Vaticano del tennis”, diceva Gianni Clerici, che dei campi verdi di Londra aveva una conoscenza senza pari. Più che un torneo, una religione, con un misticismo alle spalle. David Foster Wallace scrisse invece, non a caso, che “in un’epoca in cui “irriverente” è un complimento, Wimbledon è ciò che resta del sacro”. Per questo si può dire, senza apparire snob, che solo chi ha varcato almeno una volta nella vita i cancelli dell’All England Lawn Tennis and Croquet Club di Church Road può comprendere, fino in fondo, la liturgia che sta dietro a questo torneo. Al via la 137a edizione dei Championships, con tutte le sue tradizioni (e in qualche caso le sue fissazioni) intatte. La compilazione dell’ordine di gioco del primo giorno, l’Open Day del tabellone principale, fa parte di tutta la sacralità del rito.

omaggio

Il Campo Centrale, come ogni anno, sarà inaugurato dal campione in carica del singolare maschile dell’anno precedente, 2024 Carlos Alcaraz. Una tradizione che si tramanda di anno in anno, immutabile. Se il campione si infortuna o si ritira verrà sostituito dal finalista. Il secondo giorno, il programma del Campo Centrale sarà inaugurato dalla campionessa del singolare femminile dello scorso anno, in questo caso Marketa Vondrousova. La classifica non conta. Non importa se il vincitore di Wimbledon dell’edizione precedente è caduto in classifica, se non è nella top 10 oppure no: avrà comunque l’onore di inaugurare il Campo Centrale. Per questo, nella prima giornata, il campo 1 è stato riservato a Jannik Sinner, anche lui numero 1 del mondo: serviva un grande nome per inaugurare l’altro “campo” importante, e il suo, Alcaraz oltre al quale ha dovuto” di forza ” ad esibirsi al Centrale, è stato il più grande di tutti. Gli inglesi tengono molto che gli spettatori paganti siano soddisfatti. La tradizione però, che forse più di ogni altra è entrata nell’immaginario collettivo, è l’obbligo per tutti gli atleti di indossare una divisa completamente bianca. Talmente rigoroso che nel corso della storia nemmeno i più grandi giocatori sono riusciti a scalfirlo. Roger Federer nel 2013 ha dovuto cambiare le scarpe (avevano la suola dorata), Navratilova ha dovuto cambiare la gonna perché aveva i lacci blu, e l’anno scorso Sinner ha dovuto chiedere un’estensione speciale per presentarsi con la borsa Gucci, non total white . Inter per l’erba dei campi, dunque. Sempre identico. Iniziamo non appena finisce il torneo, rimuoviamo l’erba vecchia e iniziamo con la nuova semina, i fertilizzanti e la crescita. Fino all’inizio di giugno quando, allora e solo allora, l’erba viene tagliata a 8 millimetri esatti e si cominciano a segnare le linee del campo da gioco.

chiude alle 23:00

Poi c’è il rituale delle 23. A quell’ora, chiude. I cittadini di Wimbledon e dintorni (i potenti cittadini di Wimbledon e dintorni, potremmo aggiungere) ci tengono particolarmente, al riposo e non al caos totale delle migliaia e migliaia di tifosi. Se siete a Wimbledon, soprattutto al mattino, magari mentre siete impegnati a sorseggiare un Pimm’s e/o a mangiare le leggendarie fragole e panna, potreste anche vedere un falco volare intorno ai campi. Il suo compito è tenere lontani i piccioni, perché potrebbero infastidire gli spettatori e rovinare l’erba dei campi. Non fatelo mai. Perché, come disse una volta Jimmy Connors, “Provate a sputare la vostra anima a Wimbledon: vi faranno fermare e pulire”. È difficile dirlo meglio di così.

 
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