Il progetto per lo stadio San Donato si fa sempre più concreto. La Regione Lombardia ha approvato nei giorni scorsi la delibera che prevede l’adesione all’accordo di programma. Quali i prossimi step? Ne abbiamo parlato con Massimiliano MistrettaAssessore ai Lavori Pubblici e alla Mobilità del Comune di San Donato Milanese. In esclusiva per MilanNews.it.
I dati di questa stagione indicano, solo per le partite di Serie A, una media di 72.000 presenti alle partite casalinghe del Milan. È credibile immaginare il nuovo impianto con una capienza di almeno 70 mila spettatori?
“Il progetto dello stadio di San Donato è calibrato su una capienza di 70.000 spettatori. Credo che questa ipotesi derivi proprio dagli studi che il Milan ha svolto per dimensionare lo stadio, ottimizzando il più possibile l’intervento.”
Perché è così complicato costruire impianti in Italia? Inoltre siamo uno dei pochi Paesi ad avere ancora due squadre che convivono nella stessa struttura. Le squadre di Londra hanno il proprio stadio, anche quelle di Madrid e Barcellona, ma anche Buenos Aires e Belgrado, solo per citarne alcune.
“Non so perché possa essere complicato costruire impianti in Italia, ma è certo che oggi le squadre di calcio puntano ad avere un loro stadio. San Siro rappresenta infatti un’anomalia. L’ideale sarebbe che l’Inter potesse valutare positivamente il progetto di ristrutturazione di San Siro per non rischiare di lasciare vuoto uno degli stadi più belli che abbiamo in Italia.”
