I prototipi della MotoGP possono raggiungere prestazioni sorprendenti. Ecco quanto durano i motori di un’auto da corsa di classe regina.
Le sfide dei centauri della MotoGP hanno allietato migliaia di domeniche noiose. Noi italiani abbiamo sempre avuto la fortuna di poter vantare straordinari interpreti delle due ruote. Fin dagli albori del motociclismo italiano, ha messo in mostra piloti e costruttori italiani di prima categoria. Non è un caso che I piloti con il maggior numero di titoli vinti sono Giacomo Agostini e Valentino Rossi.
Il centauro di Tavullia è stato l’unico nella storia delle due ruote ad aver trionfato in tutte le classi a cui ha preso parte. Ha vinto in 125, 250, 500 e in MotoGP 1000 cc, riuscendo a portare Aprilia, Honda e Yamaha sul tetto del mondo. Ha anche provato a vincere su tre moto diverse, ripercorrendo le gesta di campioni storici del passato, ma non è riuscito a raggiungere la gloria sulla Ducati. Oggi la classe regina può vantare un altro campione straordinariocresciuto nella VR46 Academy, ovvero Pecco Bagnaia.
Il torinese ha infranto il tabù Stoner, riuscendo a trionfare meritatamente contro Quartararo nel 2023 e Martin nel 2024. Pecco ha approfittato di essere arrivato sulla migliore Desmosedici di sempreUn corridore italiano su una moto italiana non vinceva da 50 anni., fin dai tempi di Agostini sulla MV Agusta. La prossima stagione Nuvola Rossa dovrà vedersela con Marc Marquez nel team ufficiale. Sicuramente il livello tecnico sulle GP25 salirà ancora di più.
L’affidabilità dei motori MotoGP
I motori della MotoGP di oggi sono diventati molto più affidabili rispetto a quelli del passato. Erano soggetti a continui crolli a causa dell’estremizzazione non regolamentata. Lo sviluppo delle tecnologie ha portato alla nascita, proprio come nella Formula E, di soluzioni tecniche straordinarie a livello ingegneristico. I prototipi di prima classe hanno fatto progressiin termini di sviluppi, anche grazie all’aerodinamica e agli elementi leggeri.
Oggi possono percorrere circa 2 mila kmun fatto straordinario, che significa che, salvo problemi tecnici, possono coprire gran parte del campionato. In MotoGP c’è stato un lavoro encomiabile di comprensione dei motori, che sono diventati via via sempre più affidabili. Nel 2027 ci sarà una rivoluzione totale con nuove regole che determineranno il passaggio ai motori 850cc. Sarà un banco di prova importante per i costruttori che dovranno ripartire da zero con nuovi motori.
