Prima Jiri Vesely, poi Taylor Fritz. In mezzo, la sconfitta contro Lukas Klein che gli ha impedito di raggiungere il tabellone principale nel 2022. Non è certo un rapporto fruttuoso quello che Yannick Hanfmann ha instaurato negli anni con Wimbledon, torneo in cui non è mai riuscito ad andare oltre il primo turno. Un’impresa che anche quest’anno appare molto complicata visto l’avversario che gli riserva il tabellone, il numero 1 al mondo Jannik Sinner. Un avversario che ha affrontato una sola volta in carriera, nel primo turno dell’ultima edizione degli US Open in cui è riuscito a vincere appena cinque game in tre set.
Tedesco, originario di Karlsruhe, ha affinato le sue abilità per anni giocando alla University of Southern California prima di approdare tra i professionisti nel 2015. Vincitore di sei titoli Challenger, attende ancora la sua prima svolta a livello ATP, avendo mancato l’obiettivo due volte quando, da qualificato, riuscì ad arrivare in finale a Gstaad nel 2017, perdendo contro Fabio Fognini e poi riprovando tre anni dopo, nel 2020, sempre sulla terra rossa di Kitzbuhel, dove venne fermato dal serbo Miomir Kecmanovic. Sull’erba, il suo miglior piazzamento resta la semifinale ottenuta a Maiorca lo scorso anno, evento che una settimana fa lo aveva visto uscire di scena al primo turno sconfitto dall’australiano Adam Walton (n. 107). Pochi giorni prima, il suo esordio a Stoccarda era invece coinciso con un’eliminazione al secondo turno per mano dello statunitense Frances Tiafoe.
