Una lunga serie di infortuni ha compromesso la nuova avventura nei Sevens, costringendo l’ex capitano dei Wallabies a chiudere la carriera
Australia: Michael Hooper (Ph. Sebastiano Pessina)
A 32 anni, Michael Hooper dice che basta così. Dopo essersi perso la nazionale Sevens in preparazione alle Olimpiadi, l’ex flanker dei Warathas ha deciso di abbandonare del tutto le attività sul campo.
Lo scorso autunno Hooper annunciò il passaggio alla versione a sette per tentare l’avventura olimpica ai Giochi di Parigi 2024, ma il suo obiettivo non venne raggiunto.
Una serie di infortuni ha ritardato il suo debutto ad aprile e ha potuto giocare solo due tornei SVNS prima di subire un altro infortunio all’inguine, che di fatto lo ha escluso dalla finale di Madrid e lo ha costretto ad appendere gli scarpini al chiodo.
Hooper è stato uno dei giocatori più decorati nella storia del rugby australiano, capitanando i Wallabies più di chiunque altro e guidando la squadra nazionale in 69 occasioni. Ha vinto 125 presenze in totale, diventando il centurione più giovane della squadra con la maglia d’oro.
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Le parole di Michael Hooper al momento del pensionamento
“Che corsa! Il mio viaggio olimpico è finito e, con esso, la mia carriera nel rugby australiano. Alla squadra Aussie Sevens, auguro loro tutto il meglio, poiché sono stati un gruppo di atleti fantastico, disponibile e talentuoso di cui far parte. Sono grato alla mia famiglia e ai miei amici per il loro costante sostegno in tutto. Abbiamo condiviso un viaggio incredibile, ricco di esperienze, sfide e ricordi indimenticabili. Grazie”, ha detto Hooper tramite un post sul suo account Instagram.
Il CEO di Rugby Australia, Phil Waugh, ha risposto: “Lascia un’eredità che sarà ricordata come uno dei più grandi ad aver indossato la maglia dei Wallabies e uno dei preferiti dai fan”, ha detto Waugh in una nota. “Michael è incredibilmente rispettato qui e in tutto il mondo e, a nome di Rugby Australia, voglio augurare a lui e alla sua famiglia tutto il meglio per il futuro.”
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