Tutti lo aspettano a Wimbledon. La campagna pubblicitaria di un caffè italiano che sponsorizza lui e il torneo è tappezzata in tutta la metropolitana di Londra, con la sua faccia persino sui tornelli della stazione di Southfields, una delle più vicine all’All England Club. Ma anche Jannik Sinner aspetta Wimbledon. “Non vedo l’ora di iniziare”, ha detto, immune alla pressione di essere il numero uno al mondo, al glamour che circonda il nuovo fenomeno di cui tutti vogliono una fetta.
Vigilia
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L’ultimo giorno prima di iniziare a fare sul serio, Sinner si è concesso una domenica di lavoro. Nell’Aorangi, l’area del club riservata agli atleti dove ci sono i campi pratica, si è allenato per due ore contro Marton Fucsovics, il 32enne ungherese numero 69 del mondo che ha vinto quest’anno a Bucarest e che Jannik potrebbe ritrovarsi contro agli ottavi, qualora saltasse il derby d’Italia con Matteo Berrettini. Mentre i due si allenavano, provando il ritmo partita che sarà necessario mantenere da domani, fuori, oltre la siepe, tanti curiosi hanno provato a sbirciare per vedere un pezzetto della stella che tutti aspettano.
il debutto
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Sinner, più che la stella, si sente un uomo in missione con in mente solo il suo debutto, quello di domani nell’ultima delle tre partite sul campo 1 contro il tedesco Yannick Hanfmann. Numero 95 del mondo, mai oltre il primo turno di Wimbledon in carriera, il 32enne è stato anche il primo ostacolo per Sinner agli US Open 2023, il loro unico precedente, con l’azzurro che lo ha eliminato 6-3 6-1 6- 1. Negli allenamenti da quando è arrivato a Wimbledon, compreso quello al Centrale con Novak Djokovic giovedì, Jannik è sempre apparso solido, lucido, in ottima condizione, a differenza di quando si è presentato al Roland Garros. “A Parigi avevo tanti dubbi, qui non ho dubbi sulla mia condizione fisica, non sono preoccupato per la mia forma – ha detto -. Penso solo al primo ostacolo, che sarà una partita difficile e dura con cui aprire uno Slam. Soprattutto sull’erba. Per il momento ho solo questo in testa, vediamo il resto”.
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preferito
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Il resto è un torneo che Sinner parte favorito, con i riflettori puntati su di lui, con l’idea che se l’anno scorso a Wimbledon Jannik era un talento in cerca di consacrazione (era stato scelto, insieme a Carlos Alcaraz, come uno dei simboli della Next Gen nel manifesto dell’edizione 2023), è ormai una delle stelle di punta del tennis mondiale, un punto di riferimento per tutti. “Ho sicuramente più fiducia rispetto allo scorso anno, anche grazie e come conseguenza di tutto il lavoro che abbiamo fatto, dei risultati raggiunti in questi mesi – ha spiegato -. Questo è un torneo speciale, diverso da tutti gli altri. Vedremo come andrà, ma sarò sempre onorato di essere qui e felice di scendere in campo: questa resta la parte più importante”. Anche Sinner avrà i riflettori puntati addosso, l’attenzione del pubblico, degli sponsor, dei vip: nella sua mente, però, c’è solo il tennis, che per lui resta divertimento anche adesso che è diventato un lavoro. Nella sua testa, più che il glamour e i rituali di Wimbledon, c’è Hanfmann: il primo avversario di una gara che si preannuncia lunga.
