tutto dietro
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Berrettini ha vinto tre tornei su erba negli ultimi quattro anni (due volte al Queen’s e una a Stoccarda, quest’ultima vinta sempre a Stoccarda nel 2019), con una finale a Wimbledon nel 2021 (dove è stato sconfitto da Novak Djokovic) e a Stoccarda, poche settimane fa, dove è stato battuto da Jack Draper. Dietro di lui per numero di vittorie dal 2020 ci sono Alexander Bublik (con 27), Alex de Minaur (25), Daniil Medvedev 24 e Jordan Thompson (22). Niente Jannik Sinner e Carloz Alcaraz, per il semplice fatto che hanno giocato poche partite su erba (anche se lo spagnolo ha vinto un Wimbledon e il Queen’s l’anno scorso, successi che gli sono valsi “solo” 12 vittorie) e non c’è nemmeno Novak Djokovic, che, giocando solo i Championships su erba, ha giocato molte meno partite su questa superficie in questo quadriennio rispetto ai suoi rivali.
sulla scia di federer
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Berrettini ha un record sull’erba di 42 vittorie e 10 sconfitte, risultati che gli hanno già permesso di diventare uno dei più grandi erbivori della storia del tennis. Con l’80,4% di partite vinte sull’erba, è al decimo posto di sempre per percentuale tra vittorie e partite giocate su questa superficie, in questa speciale classifica guidata dall’intoccabile Roger Federer (86,9%, con 192 vittorie e 29 sconfitte). Numeri davvero incredibili per Berrettini, che ora si prepara al derby di ritorno contro Jannik Sinner: il numero uno al mondo è stato avvisato.
