Modello. Nel modello l’alternanza del bianco e del nero risalta in modo equilibrato in tutto l’esemplare. I passaruota allargati e il volante bianco sono tra i dettagli che risaltano di più. Ricco di fascino e storia è anche il logo Abt, posizionato centralmente sulla calandra, sui fianchetti e sui coprimozzi delle ruote, ed integrato nel piastra posteriorein cui “anticipa” il nome Golf.
Non può essere aperto. Apprezzabili gli “antiturbo” posizionati sul parabrezza, un accessorio che ben contribuisceaspetto “a cupola” dell’auto. Il modello non è apribile, ma si possono apprezzare gli interni, i sedili bicolore e il cruscotto. Cerchi e gomme sono ben riprodotti, anche per quanto riguarda il battistrada. Forse lo scarico poteva essere curato meglio, anche grazie alla cromatura del terminale, come nell’esemplare a grandezza naturale. Ma nel complesso il giudizio è positivo.
Valutazione. Con meno di 90 euro la Golf GTI Abt può essere tua, in linea con i prezzi OttOmobile. Un modello forse insolito per chi colleziona linee “pure”, originali. Fatto in 2.000 copiela sportiva di Wolfsburg recensita da Abt è piuttosto diffusa nei negozi.
Curiosità. All’inizio del XX secolo Johann Abt ha modificato una carrozza in modo che in caso di neve potesse trasformarsi in slitta ed essere comunque trainato. Non c’è da stupirsi che gli eredi abbiano continuato a sviluppare quest’arte sulle auto, creando versioni estremamente performanti di auto già conosciute. Oggi la collaborazione tra Abt, Volkswagen e Audi è sempre più solida e continua a proporre, per pochi fortunati, modelli estremamente performanti.
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