Gli editori non vogliono preservare i videogiochi una volta terminato il supporto – .

Gli editori non vogliono preservare i videogiochi una volta terminato il supporto – .
Descriptive text here

In un’intervista riportata da Game Developer, l’avvocato Steve Englund, Direttore Legale dell’ESA (Entertainment Software Association) ha chiarito che, al momento, i l’editore non ha alcuna intenzione per sostenere il conservazione dei giochi nelle biblioteche digitali dopo la chiusura del loro supporto.

È un tema che sta diventando pressante nel mondo dei videogiochi, e sta spingendo anche i giocatori ad attivarsi per sostenere la preservazione dei giochi anche dopo la chiusura del supporto ufficiale, come abbiamo visto di recente con l’iniziativa Stop Killing Games, ma sembra Non c’è alcun interesse da parte degli editori ad impegnarsi su questo fronte.

Al momento, “Non esistono possibili combinazioni di limitazioni tra i membri dell’ESA che supportino l’accesso remoto a questi giochi”, ha riferito Englund, che in termini legali dovrebbe significare il totale disinteresse dei grandi editori nella preservazione dei giochi fine a se stessi.

Al momento le iniziative di conservazione sono molto limitate

Le iniziative di conservazione dei videogiochi sono attualmente limitate nel numero e nella portata dell’estensione del catalogo

Questa ovviamente non è un’affermazione di ogni singolo player presente sul mercato, ma considerando che l’ESA annovera tra i suoi membri tutti i maggiori editori e produttori, come Sony, Nintendo, Microsoft, EA e Take Twoper citarne alcuni, possiamo considerarla una dichiarazione d’intenti piuttosto chiara.

L’idea di un’iniziativa unitaria e condivisa per la conservazione digitale dei videogiochi sembra quindi ancora un’utopia irrealizzabile, almeno stando alle attuali posizioni dei singoli editori, ma anche sul fronte fisico la questione è molto complicata.

Englund ha suggerito il possibile coinvolgimento delle grandi università americane per avviare un progetto di raccolta e conservazione dei giochi su supporto fisicooppure un sistema di catalogazione integrato che possa consentire in qualche modo di rintracciarli, ma si tratta di uno sforzo non indifferente, per il quale mancano risorse e personale.

L’anno scorso la Video Game History Foundation ha stimato che l’87% dei videogiochi classici usciti negli USA sono in “critico pericolo” rispetto alla possibile “estinzione”, o alla effettiva scomparsa totale del prodotto, ma sembra che non ci sia ancora una progetto unitario, concreto ed effettivamente funzionante per risolvere integralmente il problema.

Tag: Editori ESA non preservare video Giochi Supporto termina

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Space Marine 2, multiplayer PvP e altri dettagli rivelati dall’artbook – .
NEXT da quello economico a quello più tecnologico – .