La curiosa storia di piccoli vermi che si trasformano in mostri cannibali – .

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Ci sono dei piccoli vermi – nematodi della specie Allodiplogaster sudhausi – che diventano a L’incubo delle dunequando muoiono di fame: raddoppiano di dimensioni, sviluppano bocche enormi e si nutrono anche di propri simili. Lo studio dell’Istituto Max Planck di biologia di Tubinga, in Germania, è stato pubblicato nel Progressi della scienza.

I diversi volti di A.sudhausi

A.sudhausi è un piccolo verme che ha suscitato l’interesse dei ricercatori perché rispetto ad altre specie di nematodi simili lo è più grande (è lungo Veramente quanto un moscerino della frutta) e soprattutto ne ha sofferto uno recente duplicazione del proprio patrimonio genetico.

Studi precedenti lo avevano già dimostrato A.sudhaus Può averlo tratti morfologici diversi a seconda di dieta che conduce. In particolare gli esemplari a cui vengono somministrati batteri loro hanno bocche più piccole e non sono affatto interessati ai propri simili, mentre quelli a cui viene fornita una dieta basata solo sulle larve di altri nematodi sviluppare bocche un po’ più grandi.

Non far morire di fame i vermi

Continuando a studiare gli effetti dei diversi regimi dietetici sull’alimentazione A. sudhausi, Tuttavia, gli scienziati dell’Istituto di biologia Max Planck di Tubinga hanno fatto una scoperta Sorprendente. Nutrire i vermi con il fungo Penicillium camemberti (sì, quello al formaggio), diventano più grandi e sviluppare mascelle enormicosì grande che la nuova morfologia fu chiamata “teratostomatoso” (dall’unione delle parole greche teratoscioè mostro, e stoma, ossa della bocca). Non solo, non hanno alcun problema addirittura mangiare la propria prole. Si ottiene la stessa trasformazione, sostengono gli autori del rapporto di ricerca affamato i vermi o ponendoli in condizioni di sovraffollamento.

“Non ricevono abbastanza nutrienti dai funghi”, ha spiegato in un comunicato Ralph Sommer, coordinatore della ricerca. Questo è il competizione per le risorse quando sono in eccesso li fanno diventare più aggressivi, fino a cannibalismo. La strategia estrema per sopravvivenza.

Adattamenti estremi

L’osservazione di tre diverse morfologie e comportamenti aggressivi simili è stata completa inaspettato nei nematodi (ma non è a unico nel mondo animale). Secondo gli autori della ricerca, che hanno effettuato controlli genetici sul dosaggio e hanno anche utilizzato il sistema la modifica di Crispr DNA per risalire al meccanismo sottostante, tale adattamento estremo allo stress dipenderebbe proprio dalla caratteristica duplicazione del patrimonio genetico A.sudhausi e l’attivazione di quelli specifici interruttori molecolari persone ancestrali che lo guidano sviluppo dell’organismo.

 
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