L’ammasso globulare NGC 6440 in una nuova immagine dal James Webb Space Telescope – .

L’ammasso globulare NGC 6440 in una nuova immagine dal James Webb Space Telescope – .
L’ammasso globulare NGC 6440 in una nuova immagine dal James Webb Space Telescope – .

Dopo alcuni giorni di silenzio (almeno sui siti ufficiali) sono comparse diverse immagini e comunicati stampa riguardanti il Telescopio spaziale James Webb. Abbiamo scritto della nuova immagine della Nebulosa Testa di Cavallo ma anche della caratterizzazione dell’esopianeta WASP-43 b. Un’altra novità è l’immagine delammasso globulare NGC 6440 (catturato nel 2023).

Questo oggetto celeste si trova a circa 28mila anni luce dalla Terra nella costellazione del Sagittario e la sua scoperta risale al 1786 ad opera di William Herschel. Nel’ammasso globulare NGC 6440 troviamo vecchie stelle mantenute in posizione dalla gravità in una struttura di tipo sferico. Le stelle all’interno degli ammassi sono diversi milioni e sono anche relativamente vicine (anche a un anno luce di distanza o meno).

Clicca sull’immagine per ingrandirla

I dati sono stati catturati nel vicino infrarosso grazie a NIRCam in una zona larga 2,23 x 2,23 minuti d’arco. Sono stati utilizzati filtri diversi per le lunghezze d’onda a 1,15 µm, 2 µm, 2,77 µm e 4,44 µm assegnando loro i colori blu, verde e rosso. IL Telescopio spaziale James Webb studiato NGC6440 in quanto è un ammasso globulare ricco di metalli che si trova nella regione interna della Via Lattea oltre a poter avere ulteriori informazioni sulle pulsar presenti.

Ritaglio della zona centrale dell’ammasso globulare

I dati catturati da JWST sono stati utilizzati anche per realizzare lo studio intitolato JWST scopre variazioni nell’abbondanza di elio e acqua nel rigonfiamento dell’ammasso globulare NGC 6440. Nello studio i ricercatori si sono concentrati in particolare sulla quantità di elio presente in due diverse popolazioni stellari dell’ammasso, con stelle che hanno una quantità “normale” di questo elemento e di altri che ne sono più ricchi. La presenza di stelle ricche di elio sarebbe comune anche in altri ammassi globulari e nuovi modelli che verranno sviluppati in futuro potrebbero fare maggiore chiarezza sulla loro struttura. Per chi vuole guardare da vicino NGC6440L’ESA ha messo a disposizione unImmagine A alta risoluzione oltre 100 MB catturati da Telescopio spaziale James Webb.

 
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