Hauntii, la recensione – Multiplayer.it – .

In inglese il verbo “to haunt” significa “infestare, possedere”. Ecco perché la scelta del nome è perfetta Hauntii come il nome sia del videogioco Moonloop Games che del fantasma del suo protagonista. Il piccolo Hauntii è capace di entrare in oggetti ed esseri viventi per prenderne il controllo e sfruttarne le capacità, in modo tale da poter continuare il suo viaggio in una terra misteriosa tra la vita e la morte. Un po’ come visto in Ghost Trick: Ghost Detective e Super Mario Odyssey con il sistema di Cattura, per intenderci.

Le premesse sono ottime, e Hauntii si presenta inizialmente come un prodotto incantevole, anche grazie ad uno stile visivo bicolore realizzato artigianalmente. A lungo termine, tuttavia, il sistema realizzato da Moonloop Games risulta essere confuso e poco coinvolgente, incapace di tenere alta l’attenzione del giocatore per una storia – quella del fantasma – che non riesce a suscitare un interesse duraturo. Il che è un peccato, perché Hauntii ha alcune intuizioni davvero affascinanti.

Ve lo raccontiamo in dettaglio nel nostro Recensione di Hauntii.

Ascendere?

Poco dopo l’inizio del gioco, Hauntii incontra un Eternian, un essere simile ad un angelo che lo invita a salire insieme partendo da una torre misteriosa: Hauntii, però, è trattenuto a terra da catene che compaiono dal nulla

Hauntii ci mette nei panni di a piccolo fantasma è appena arrivato in un posto che gli è completamente nuovo. Dopo una breve introduzione delle meccaniche di base, veniamo avvicinati da un fantasma bianco dai lunghi capelli, che in un linguaggio alieno ci invita ad ascendere insieme. Solo che Hauntii viene trattenuto a terra da robuste catene, e inizia così il suo viaggio da un lato alla ricerca di quell’essere misterioso, dall’altro del suo passato.

Hauntii, infatti, non ricorda nulla della sua vita passata, ma raccogliendo le stelle e posizionandole in speciali costellazioni nel cielo potrà scoprire chi era e cosa lo ha portato a vivere quella condizione. Parlando con le altre anime perdute, scopre che la luminosa creatura incontrata è un Eterniano, un essere sul quale sembrano esserci opinioni contrastanti: c’è chi ritiene Eterni salvatori, capaci di far ascendere i fantasmi a un livello superiore, mentre altri li disprezzano e li considerano un vero pericolo. Una storia che non manca di intrigo, almeno in linea di principio, ma che avrebbe potuto essere raccontata con molto più entusiasmo e mordente.

Un fantasma inquietante

Hauntii può possedere oggetti ed esseri viventi: infestando una colonna, ad esempio, può spostarla per aprire porte e risolvere enigmi
Hauntii può possedere oggetti ed esseri viventi: infestando una colonna, ad esempio, può spostarla per aprire porte e risolvere enigmi

Fin dai primi istanti di Hauntii capiamo di trovarci di fronte a un gioco incentrato sull’azione e sull’esplorazione, con un mondo inquadrato in prospettiva isometrica che dopo circa un’ora di gioco propone aree anche piuttosto complesse nella loro struttura: non a caso , a Il nostro piccolo fantasma viene fornito con una mappa. Il centro dell’esperienza è il possesso, realizzato con un sistema twin-stick shooter: Hauntii può sparare proiettili spirituali per infestare colonne, alberi, strani esseri sputa-palle e chi più ne ha più ne metta. Spostare una colonna può permetterci di aprire una porta, mentre impossessarsi di un animale aggressivo può permetterci di vincere combattimenti contro gli spiriti ostili che il fantasma troverà sul suo cammino. Arrampicarsi su un albero, poi, regala un momento di semplice relax e contemplazione dell’ambiente circostante.

In altre parole, la possessione è la chiave sia per prevalere in combattimento sia per risolvere gli enigmi che bloccano la strada verso Hauntii. Il problema è che il procedimento è molto semplice e lineare nelle prime fasi del gioco, ma ben presto gli sviluppatori di Moonloop Games lasciano la mano del giocatore e introducono situazioni confuse (soprattutto nei combattimenti), con un gran numero di esseri diversi, dai movimenti spesso bizzarri e dalle abilità non sempre chiare, inseriti in schermate piene di indicatori, numeri, oggetti da collezionare.

A livello tecnico, Hauntii è sicuramente da rivedere: sia su PC che su Steam Deck abbiamo avuto consistenti problemi di frame rate anche in situazioni non troppo frenetiche, e in generale l'avventura del fantasma si rivela confusa in diverse occasioni, e in particolare durante Il combattimento
A livello tecnico, Hauntii è sicuramente da rivedere: sia su PC che su Steam Deck abbiamo avuto consistenti problemi di frame rate anche in situazioni non troppo frenetiche, e in generale l’avventura del fantasma si rivela confusa in diverse occasioni, e in particolare durante Il combattimento

Tutto ciò non aiuta il motore di gioco, che nella nostra prova (effettuata su PC e su Steam Deck) si è imbattuto in notevoli inciampi, con cali notevoli di frame rate anche in situazioni non particolarmente tese. Nel complesso, si ha l’impressione che Moonloop Games abbia voluto strafare, rendendo inutilmente complicata un’esperienza che avrebbe funzionato pacificamente senza l’insensata proliferazione di esseri da possedere e oggetti da collezionare costantemente per far sì che il possesso possa continuare a funzionare.

Contemplazione

Hauntii dà il meglio di sé nelle fasi di esplorazione, anche grazie alla sorprendente bellezza del suo comparto visivo: la cromia bicolore si rivela una scelta vincente e suggestiva
Hauntii dà il meglio di sé nelle fasi di esplorazione, anche grazie alla sorprendente bellezza del suo comparto visivo: la cromia bicolore si rivela una scelta vincente e suggestiva

Diciamo tutto questo perché Haunti funziona senza dubbio meglio quando ci permette di esplorare il suo mondo senza stress e compiti legati al combattimento, senza dubbio il punto più debole dell’esperienza di gioco creata da Moonloop Games. Il mondo è meraviglioso da vedere, tra foreste piene di funghi, paludi e villaggi abitati da folletti, il tutto delineato con un bicolore essenziale che non stanca mai. Hauntii si distingue a livello artistico nel suo insieme, anche grazie ad un ottimo sound design, e ad una colonna sonora che decolla nei momenti emotivamente più intensi. Ci teniamo a precisare che abbiamo giocato il nostro gioco in inglese, non essendo prevista la traduzione in italiano: in ogni caso, la mole di testi è tutt’altro che enorme, e il livello linguistico richiesto è tutto sommato modesto.

Conclusioni

Versione testata PC Windows

Consegna digitale

Steam, PlayStation Store, Xbox Store, Nintendo eShop

Hauntii è un prodotto pieno di carattere a livello artistico, mentre si rivela meno centrato e coraggioso a livello di gameplay. Confuso e poco rifinito dal punto di vista tecnico (anche se gli sviluppatori hanno assicurato che sono al lavoro per risolvere diversi problemi legati al codice del gioco), Hauntii è un’esperienza altalenante, splendida nelle fasi di esplorazione, spesso frustrante durante i combattimenti e nel risolvere molti enigmi. Una maggiore sintesi e una rinuncia a parte del settore videoludico avrebbero probabilmente consentito agli sviluppatori di Moonloop Games di creare un’esperienza più centrata, meditativa, appagante per chi cerca un modo per riflettere giocando sul senso della vita, sul nostro rapporto con la morte e con il nostro passato. Tutto sommato Hauntii non riesce a brillare, lasciando spesso perplessi sulle ragioni delle scelte dei suoi creatori.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

NEXT lungi dall’essere low cost, non si paga nemmeno così poco per le utilitarie – .