Digital Foundry ha pubblicato una lunga e dettagliata analisi tecnica dell’articolo La saga di Senua: Hellblade 2 di Ninja Theory, definendolo un momento spartiacque per il grafica dei videogiochi. Insomma, la qualità raggiunta dallo studio DMC nell’utilizzo dell’Unreal Engine 5 è qualcosa che al momento è impossibile trovare in altri titoli.
Secondo il Digital Foundry Hellblade 2 è unesperienza cinematografica unico e coinvolgente, con una grafica realistica di altissimo livello. Il gioco sfrutta appieno le potenzialità dell’Unreal Engine 5, con Lumen, Nanite, Virtual Shadow Maps e altre tecnologie all’avanguardia implementate nella loro forma migliore.
Tanta meraviglia
La resa del personaggi è eccezionale, con un dettaglio incredibile e un’espressività che si avvicina a quella degli attori veri. Il gioco utilizza la tecnologia di generazione MetaHuman NPC di Epic Games, che aiuta a creare un’esperienza visivamente realistica e naturale.
L’illuminazione è gestita in tempo reale da Lumen, che crea effetti di luce naturali e realistici. Il gioco sfrutta al massimo l’HDR, con forti contrasti e un’ampia gamma di colori.
Gli effetti ambientali, come nebbia, fumo e acqua, sono realizzati con grande cura e aiutano a creare un’atmosfera coinvolgente. Il sistema Nanite permette invece di gestire una grande quantità di poligoni senza problemi di pop-in.
Il gioco gira a 30 fps in poi Serie Xbox, con una fluidità impeccabile. La versione PC offre maggiore flessibilità, con la possibilità di raggiungere i 60 fps con risoluzioni e impostazioni grafiche inferiori.
L’audio è un elemento fondamentale dell’esperienza di gioco, con un uso intelligente dell’audio binaurale che crea un’atmosfera inquietante e coinvolgente. Le voci che Senua sente nella sua mente vengono percepite come se fossero sussurrate direttamente nelle orecchie del giocatore.
Per il resto Hellblade 2 si definisce un’esperienza narrativa più che un tradizionale gioco d’azione. IL gioco è semplice e diretto, con una forte enfasi sulla storia e sulla presentazione. In definitiva, è un esempio di come la tecnologia possa essere utilizzata per creare un’esperienza visivamente sbalorditiva, un’opera d’arte che vale la pena vedere.