Il mostro di Capcom è più selvaggio che mai: .

Cacciatori, cronaca: il nuovo mostro di Capcom è grande, feroce e selvaggio, proprio come lo riassume bene il sottotitolo. Al Summer Game Fest abbiamo partecipato (purtroppo non abbiamo partecipato!) ad una battuta di caccia della durata di circa mezz’ora, mentre Monster Hunter Wilds si giocava davanti ai nostri occhi. Quello che abbiamo visto in azione è un episodio che sembra voler fare di tutto per portare la serie ad un nuovo livello grazie alle console dell’attuale generazione. La missione non si può certo dire finita, ma almeno è iniziata molto bene (pensiamo lo stesso per il test Kunitsu Gami del Sentiero della Dea).

L’alba della battaglia

Partiamo ovviamente dal campo base, dove il nostro Cacciatore si ritroverà in compagnia dell’immancabile Palico e anche di Gemma La Fucina, il personaggio è entrato subito nel cuore dei fan, che lo aiuteranno a migliorare armi e armature. La fase preparatoria è quella a cui la serie ci ha abituato, tra prelibatezze da cucinare (con una scena d’intervallo dettagliata al punto da far venire l’acquolina in bocca), e la selezione di oggetti ed equipaggiamento da portare in battaglia.

Una volta saliti in groppa a un Seikret, capace anche di effettuare una breve planata da piattaforme rialzate, si parte per un’avventura nel Terre proibite: un luogo tutt’altro che ospitale.

Poco prima di entrare nelle terre sabbiose, il Cacciatore fece una sosta nella Villaggio Kunafa dove gli abitanti, nella manifestazione a cui abbiamo assistito, erano impegnati a prepararsi all’arrivo di un temporale. “Kunafa – ci racconta il team – è un luogo famoso per i formaggi, tanto che potremo portarne qualcuno con noi per insaporire le ricette“. Meglio mantenersi in forma e in saluteinoltre, perché le bestie delle Terre Proibite non saranno certo addomesticate.

Inizia la caccia

Il passaggio dal villaggio alle distese sabbiose avvenne senza alcuna interruzione: la mappa della prima zona delle Terre Proibite ci è sembrato piuttosto ampio (“circa il doppio di quello dei precedenti Monster Hunters“, ha sottolineato Capcom nel corso della presentazione), oltre che ricco di informazioni sulle risorse disponibili e sulla fauna che domina il territorio.

1718224183_467_Il-mostro-di-Capcom-e-piu

Anche nelle brughiere sarà possibile costruire un piccolo campo improvvisato in cui rifugiarsi, cura te stesso, cambia armi e altro ancora. Bisogna però fare attenzione, perché questo rifugio può essere distrutto e di conseguenza sarà meglio evitare che venga travolto dallo scontro. A questo proposito il target scelto dagli sviluppatori per la demo è stato un Doshaguma di tipo alfadistinguibile tra il branco dei suoi pari un mantello di un rosso più vivo. Quando il Cacciatore lanciò il suo attacco, la sua furia esplose.

Anche se non brilla particolarmente in termini di design, la nuova bestia di Monster Hunter Wilds lo è tanto colossale quanto dettagliatocon movimenti molto più realistici che in passato, capaci di evidenziare sia la rabbia della creatura che il suo dolore: il mantello si muoveva al vento, lingue di bava uscivano dalle fauci, e abrasioni sul corpo evidenziato il danno inflitto dalla lama del cacciatore.

Questa rinnovata attenzione ai dettagli non è un semplice vezzo estetico: con un sistema di animazione più evoluto, anche gli attacchi diventano più leggibili, a tutto vantaggio della qualità dei combattimenti. Lo scontro, già spettacolare, si fece più intenso quando si unirono alla battaglia anche gli altri esemplari del branco, che caricò a capofitto il cacciatore. Muoviti lungo la mappa, cercando di separare il branco o individuando il terreno di combattimento più adatto sono azioni incentivate dalla possibilità di ricorrere a trappole ambientali. Durante la dimostrazione, il team ha dimostrato l’efficacia di un abisso di sabbia creato da Balahara, un nuovo tipo di leviatano che solitamente si nasconde sotto la sottile superficie del deserto e scava una buca in cui catturare la sua preda. Nella demo alcuni Doshaguma venivano risucchiati proprio in quell’enorme cava di sabbia, lasciando il loro Alpha a combattere da solo. Questa tattica di caccia ci dà l’opportunità di parlare di una delle caratteristiche principali di Monster Hunter Wilds, che colloca i giocatori all’interno di un ecosistema che possiede una vita propria.

Mostri contro mostri

Le Terre Proibite possiedono una grande varietà di faunache sembra essere decisamente territoriale: se un mostro invade l’habitat di un altro, lo scontro diventa inevitabile. Il povero Doshaguma ha subito attacchi più lievi da parte di piccoli branchi di creature (che potrebbe quindi involontariamente aiutarci), salvo poi essere aggredito violentemente da quello che la squadra stessa ha definito il predatore alfa di Monster Hunter Wildsuna delle bestie in cima alla catena alimentare.

Il suo nome è ancora un mistero, ma lo stesso non si può dire del suo aspetto (simile a quello di un drago) e dei suoi poteri: un mostro alato, figlio delle tempeste, dotato di attacchi in grado di assorbire l’energia dei fulmini. La bestia fece la sua comparsa in maniera del tutto casuale mentre si avvicinava una perturbazione atmosferica molto poco rassicurante, e c’era poco che si potesse fare per il già ferito Doshaguma, tanto che fu costretto a ritirarsi. Insomma, il comportamento della fauna delle Terre Proibite varia a seconda del clima, ad es le routine dell’ecosistema Wilds continuano indipendentemente dalla presenza del giocatore. Per fare un esempio, al termine della demo, in un momento di quiete, il team ci ha chiesto di prestare attenzione all’ambiente che ci circonda: se lo desideriamo, avremo infatti la possibilità di osservare, in stile birdwatching, gli uccelli sugli alberi, la costruzione del nido, la nascita dei cuccioli. Insomma, la proposta di Capcom ospita un mondo tanto bello quanto pericoloso, un’ambientazione vibrante di vita e piena di stimoli.

C’è una tempesta nell’aria

Abbiamo parlato prima dell’arrivo degli Alpha Predator durante i temporali: ebbene, uno di questi sconvolgimenti climatici ha dimostrato i suoi effetti devastanti nella demo. Le condizioni meteorologiche variabili non sono una caratteristica esclusivamente “estetica”.in quanto alterano sensibilmente le dinamiche legate alla caccia e all’esplorazione.

1718224184_832_Il-mostro-di-Capcom-e-piu

Tuoni, vento, fulmini e cumuli vorticosi di sabbia riempiono lo schermo, riducendo la visibilità e la mobilità del cacciatore e possono anche influenzare dinamicamente l’ecosistema di Monster Hunter Wilds. I modelli delle creature durante le tempeste cambiano in base alle contingenze ambientali: nel caso a cui abbiamo assistito, ad esempio, il Doshaguma ha cercato di trovare riparo in un luogo che non fosse scosso dalle raffiche e dai fulmini.

Gli effetti del passaggio del temporale si noteranno anche a lungo termine, quando il cielo si sarà liberato dalle nubi, poiché il panorama subirà qualche cambiamento, e I Thunderbug appariranno in gran numero sulla scena. Il ritorno della calma coincideva con la ripresa della caccia al Doshaguma: quando la bestia cominciava a inseguire il suo predatore, era una buona occasione per intrufolarsi in una grotta, lontano da influenze esterne.

In questi luoghi, al giocatore viene data l’opportunità di farlo utilizzate il rampino per far crollare alcuni cumuli di roccia sulla preda (anche quando si cavalca il Seikret), così da indebolirlo ulteriormente. In Wilds bisogna quindi studiare sia il comportamento delle creature e del terreno circostante, sia i possibili effetti delle variazioni climatiche e i benefici (o svantaggi…) che se ne possono trarre. Oltre a piazzare trappole elettrificate e lanciare barili esplosivi, un’altra strategia per massimizzare le possibilità di successo prevede la partecipazione alla caccia in compagnia di altri quattro amanti dell’arte della caccia. In ogni caso, quello che conta, alla fine, è portare a casa il risultato, sia da soli che in compagnia. Dopo aver sostituito lo spadone con la spada lunga, attaccando il nemico mentre galoppava attraverso i Seikets alla ricerca del posto giusto per porre fine alla battaglia, e grazie al supporto dei suoi compagni di squadra guidati dai robot, il Cacciatore alla fine ha avuto la meglio sul Doshaguma, ma non prima di prenderne di mira i punti deboliindicati da particolari aloni rossastri sul corpo torturato della bestia: prenderli di mira con tecniche mirate provocherà infatti danni estremamente elevati.

A questo proposito vale la pena spendere qualche parola Modalità di messa a fuoco, una sorta di “stance” che permette di eseguire parate e attacchi con maggiore precisione, anche mirando direttamente a ferite aperte e punti vitali per poter sferrare assalti speciali particolarmente letali. Non avendo potuto testare in prima persona il gameplay, al momento non possiamo analizzare nel dettaglio questa nuova meccanica di gioco, ma crediamo sia stata pensata sia per rendere il sistema di combattimento più accessibile in relazione alla massimizzazione dei danni, sia per aprire la strada a tattiche e combo più complesse per i veterani.

Allo stesso modo, anche la possibilità di cambiare arma al volo, utilizzando il fodero della sella di Seiket, è un’aggiunta dal peso non trascurabile negli equilibri del gameplay, che delinea scenari molto intriganti per le nostre sessioni future, con una moltiplicazione di tattiche da sfruttare per avere la meglio sui tuoi avversari. Si tratta ovviamente di considerazioni preliminari, che non vediamo l’ora di approfondire durante la nostra prima prova con Wilds.

Tornando alla caccia, la caduta del Doshaguma segnò la conclusione della caccia in corso. Un altro però è sempre pronto a cominciare: il titolo permetterà di trovare un mostro lungo le Terre Proibite, prenderlo di mira e attaccarlo coraggiosamente, iniziando così la quest dedicata senza passare dal menu degli incarichi. Secondo Capcom ci sarà totale libertà nell’approccio all’esplorazione e al combattimento, scoprendo un mondo apparentemente ricchissimo, vivo come non mai. Molto stimolante.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Il capo del Team Asobi dice cosa sarà – .
NEXT Jabra non produrrà più auricolari wireless. Ma verranno rilasciati i primi due nuovi auricolari wireless – .