È di tre morti, quattro dispersi e cinque feriti gravi il bilancio provvisorio della tragedia avvenuta nella centrale Enel sul lago di Suviana, nell’Appennino bolognese. I morti identificati nella strage sono Vincenzo Franchina, 36 anni, di Sinagra (Messina), Pavel Petronel Tanase, nato in Romania, di Settimo Torinese (Torino), 45 anni, e Mario Pisano, nato a Taranto e residente a San Marzano di San Giuseppe (Taranto), 73 anni
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È di tre morti, quattro dispersi e cinque feriti gravi il bilancio dell’incidente di ieri alla centrale Enel Green Power sul lago di Suviana, nell’Appennino bolognese (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI). Una turbina è esplosa al piano -8 dello stabilimento. Il crollo ha travolto almeno 12 tecnici di ditte esterne che stavano lavorando agli adeguamenti della centrale. Le tre vittime identificate nella strage sono Vincenzo Franchina, 36 anni, di Sinagra (Messina), Pavel Petronel Tanase, nato in Romania, di Settimo Torinese (Torino), 45 anni, e Mario Pisano, nato a Taranto e residente a San Marzano di San Giuseppe (Taranto), 73 anni. Prosegue la ricerca particolarmente complicata delle quattro persone scomparse. Secondo Luca Cari, responsabile comunicazione dei Vigili del Fuoco, “non stiamo lavorando con molte speranze di ritrovare vivo il disperso, lo scenario che abbiamo davanti non ci dà questa idea”.
La situazione
Muoiono sul colpo Vincenzo Franchina, Mario Pisani e Pavel Petronel Tanase. Le tre vittime erano lavoratori a contratto e lavoravano per ditte esterne. Oltre alle 4 persone scomparse, quasi tutte impiegate anche presso ditte esterne, ci sono 5 feriti ricoverati in gravi condizioni tra Bologna, Cesena, Parma e Pisa. Nell’incidente sono rimasti illesi altri tre lavoratori.
Le vittime
La vittima più giovane è Vincenzo Franchina, nato a Patti, in provincia di Messina, nel 1988 e residente a Sinagra. Era un elettricista industriale, come si legge nel suo profilo LinkedIn. Si diploma presso l’istituto tecnico industriale Torricelli in provincia di Messina. Sul suo profilo Facebook, la foto di copertina lo immortala il giorno del suo matrimonio, un anno fa, mentre taglia la torta insieme alla moglie. Nell’esplosione perse la vita anche Mario Pisani, la vittima più anziana. Si trattava di un ex dipendente Enel, nato a Taranto e residente a San Marzano di San Giuseppe, sempre in provincia pugliese. Il mese prossimo avrebbe compiuto 74 anni. La terza vittima identificata, infine, è Pavel Petronel Tanase, di origini rumene, ma residente a Settimo Torinese. A giugno avrebbe compiuto 46 anni.
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Il ricordo di chi li vedeva ogni giorno
Il gruppo di lavoratori era molto unito, come spiega Simone Cappi, titolare di un ristorante vicino alla centrale, dove vanno a mangiare tutti i giorni le persone che ci lavorano. Il ristoratore è stato tra i primi a intervenire per dare una mano ai soccorsi. “Diventiamo amici degli operai, ci vediamo tutti i giorni. Sono dipendenti Enel o ditte esterne a cui vengono affidati lavori di manutenzione straordinaria», racconta al Corriere della Sera. “C’erano nuovi assunti ventenni e persone prossime alla pensione o anche più anziane”.
L’infortunato
Cinque persone sono rimaste gravemente ferite. Il più grave è ricoverato all’ospedale Bufalini di Cesena, con prognosi riservata nel reparto Grandi Ustioni. Nello stesso ospedale è ricoverato anche un altro lavoratore, che ha riportato una lieve ustione alla mano. Un altro operatore è stato trasportato al Centro Grandi Ustionati dell’ospedale di Pisa, mentre gli altri due colleghi sono stati portati, uno a Parma e uno all’ospedale Sant’Orsola di Bologna, dove è ricoverato in prognosi riservata in terapia intensiva con problemi respiratori. causati dall’inalazione di sostanze tossiche.
