“Lascio il testimone alle nuove generazioni. Spero di progredire fino a Parigi, poi succede quello che deve succedere” – .

“Lascio il testimone alle nuove generazioni. Spero di progredire fino a Parigi, poi succede quello che deve succedere” – .
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Il primo set è stato quello della lotta, il secondo quello della resa. Rafa Nadal ha lasciato l’ATP 500 di Barcellona perdendo 7-5 6-1 contro l’australiano Alex De Minaur in un’ora e 52 minuti di gioco. Più della sconfitta, fisiologica per il fuoriclasse spagnolo rientrato dopo altri 100 giorni di stop, c’è il […]

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Il primo set è stato quello della lotta, il secondo quello della resa. Rafa Nadal ha lasciato l’ATP 500 di Barcellona perdendo 7-5 6-1 contro l’australiano Alex De Minaur in un’ora e 52 minuti di gioco. Più che sconfitta fisiologico per il fuoriclasse spagnolo, rientrato dopo altri 100 giorni di stop, le parole in conferenza stampa raccontano quale sia la reale condizione del 37enne Nadal. Un giocatore che attualmente non può competere in campo per troppo tempo, perché ne pagherebbe lo scotto fisicamente. Nadal dice addio al Barcellona – il suo torneo, dove ha esordito più di 20 anni fa e dove ha vinto 12 (dodici) volte – probabilmente per sempre: “Lascio il testimone alle nuove generazioni”. E il ritiro definitivo ormai manca poco: “La cosa più logica sarebbe cercare di progredire, poter lottare. A Madrid ancora un po’, a Roma ancora un po’ Parigi lascia che accada ciò che deve accadere. Insomma, l’obiettivo è giocare un’ultima grande partita Rolando Garrosprima di alzare bandiera bianca.

Nadal ha fatto un ottimo esordio in terra catalana contro l’italiano Flabio Cobolli. Poi ha dovuto competere soprattutto contro se stesso, contro la sua natura: “A volte è difficile giocare sapendo che non potrai combattere l’intero gioco. Forse tra qualche settimana non sarà più così. Una volta perso il primo set la partita era effettivamente finita”. Nadal ammette di non aver giocato al meglio nel secondo set: “Non potevo permettermi di giocare al massimo 2 ore e mezza. Sapevo che non avrei dovuto perdere il primo set, ma l’ho perso”.

Il suo desiderio di lasciare la lotta tennistica in campo è encomiabile, ma lo stesso Nadal ora rende chiaro che la resa finale è vicina. Le sue parole, infatti, sono un addio al Barcellona, ​​che tra un anno non ci sarà: “Ho vissuto momenti molto belli, mi è sempre piaciuto giocare qui, vincere 12 volte per me era inimmaginabile. Ringrazio la società, tutte le persone che mi hanno accolto qui e mi hanno fatto sentire come mi hanno fatto sentire loro”. E ancora: “Adesso è questo una pagina che si chiude, ma è la vita, fa male ma è normale. Comunque per me è già bellissimo aver giocato”.

L’orizzonte porta sicuramente a Parigi: “Non era oggi che dovevo dare tutto e morire in campo. Voglio poterlo fare magari più tardi. Spero di poterlo fare in poche settimane. Questo è il mio obiettivo e spero di riuscirci”. Le prossime tappe sono Madrid e poi Roma, per cercare di ritrovare – forse per l’ultima volta – una condizione fisica capace di permettergli di disputare un torneo intero: “Il modo in cui giocherò a Madrid dipenderà da come mi sento. Se il mio corpo è in grado di assumere il carico progressivamente, proverò a chiedere di più. La cosa logica sarebbe provare a progredire, essere in grado di lottare”. La conclusione del ragionamento di Nadal è sempre la stessa: “Vedremo – spiega – farò di tutto per poter competere al Rolando Garros“. Per scrivere l’ultima parola di uno carriera epica E straordinario.

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