I ministri degli Esteri del G7 chiedono sostegno urgente alla difesa dell’Ucraina Da Reuters – .

CAPRI (Reuters) – I ministri degli Esteri del G7 avvertono che l’Ucraina rischia la sconfitta da parte della Russia a meno che non riceva una maggiore difesa aerea, mentre Kiev sollecita un cambiamento nella strategia occidentale sulla guerra.

A più di due anni dall’inizio dell’invasione su larga scala da parte di Mosca, l’Ucraina si trova ad affrontare una carenza di munizioni poiché i finanziamenti vitali degli Stati Uniti sono stati bloccati per mesi dai repubblicani al Congresso e negli Stati Uniti. L’Unione Europea non riesce a consegnare in tempo armamenti sufficienti.

I ministri del G7 hanno aperto la seconda giornata di colloqui a Capri concentrandosi sulla crisi mediorientale, mentre nel pomeriggio il dibattito, a cui prenderanno parte il segretario generale della Nato e il ministro degli Esteri ucraino, si concentrerà su Kiev.

L’Alto Rappresentante per la Politica Estera dell’Unione Europea Josep Borrell, che partecipa agli incontri del G7 insieme ai colleghi di USA, Italia, Germania, Francia, Gran Bretagna, Giappone e Canada, esorta i paesi dell’UE a fornire sistemi di difesa aerea per aiutare l’Ucraina proteggere le sue città dalla Russia, che prende di mira le infrastrutture strategiche.

“Altrimenti il ​​sistema elettrico dell’Ucraina verrà distrutto. E nessun paese può lottare senza avere l’elettricità in casa, nelle fabbriche, online e per tutto”, ha detto ai giornalisti all’inizio della sessione.

Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ritiene che l’Occidente abbia un atteggiamento diverso nei confronti di Israele rispetto a quello nei confronti dell’Ucraina. Ricorda che quando sabato l’Iran ha lanciato missili e droni contro Israele, le forze statunitensi, britanniche e francesi hanno contribuito ad abbatterli.

“La strategia dei nostri partner in Israele sembra essere quella di prevenire danni e morti. () Negli ultimi mesi la strategia dei nostri partner in Ucraina sembra essere quella di aiutarci a riprenderci dai danni”, ha detto prima dei colloqui di Capri.

“Quindi il nostro compito oggi è trovare un modo per i nostri partner di creare un meccanismo, un modo per evitare la morte e la distruzione in Ucraina”, ha aggiunto.

(Traduzione di Chiara Scarciglia, a cura di Alessia Pé)