si sta facendo molto, ma non siamo ancora al sicuro. Sono necessarie più risorse e personale – .

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Enrico Piani è coordinatore dei Comitati Alluvioni di Ravenna e fa parte del coordinamento dei Comitati Paritetici Alluvioni e Frane dell’Emilia-Romagna. Naturalmente rimase vittima dell’alluvione, la sua casa finì sott’acqua alla Fornace Zarattini, con danni ingenti anche per la sua attività economica che avrebbe dovuto ripartire legata alla nuova sede.

Lo abbiamo brevemente intervistato a margine dell’incontro di lunedì sera 22 aprile a CinemaCity organizzato dai Comitati Alluvionati di Ravenna insieme al Comune di Ravenna, al Consorzio di Bonifica e alla Protezione Civile Regionaledove abbiamo fatto il punto sugli interventi eseguiti, in corso e in progettazione riguardanti la rete consortile dei canali (Consorzio di Bonifica) e la rete fluviale (Agenzia Regionale della Protezione Civile).

L’INTERVISTA

Signor Piani, partiamo da un fatto personale: lei si è allagato alla Fornace Zarattini. Quanti danni hai subito?

«La mia casa, che stava appena terminando di costruire, che doveva essere anche attività mia, si è allagata: ho avuto circa 200mila euro di danni».

La domanda dolorosa che vi pongo ora è: quanto avete ricevuto finora in rimborsi?

“Ho ricevuto 5mila euro dalla Regione (i 3+2mila euro con i fondi della Protezione civile, ndr) più 750 euro come anticipo per la perizia e anche 10mila euro dal Comune di Ravenna come quota nella ripartizione delle donazioni di cittadini e aziende.

Il generale Figliuolo ha detto che sta firmando i primi assegni per i rimborsi richiesti con la piattaforma Sphinx, ne siete a conoscenza?

“Si è vero. Le prime pratiche sono passate, una ventina. Nel ravennate ne sono passati 6: sono casi di famiglie e aziende e sono quelle che non hanno ricevuto richieste di integrazione da Invitalia, quindi hanno proceduto con maggiore rapidità”.

Dal punto di vista della piattaforma Sphinx, quali difficoltà avete incontrato o state riscontrando?

“Quindi le difficoltà con la piattaforma Sphinx erano presenti soprattutto all’inizio, perché c’erano bug e molte cose che non funzionavano. A livello di piattaforma ora tutto va molto meglio; l’unico blocco al momento è rappresentato dal controllo di secondo livello di Invitalia, che è molto pignolo”.

Veniamo invece al tema della messa in sicurezza del territorio, oggetto di questo incontro. Abiti a Fornace Zarattini, immagino che sarai a contatto con i tuoi concittadini di Fornace, sei in ansia, hai paura adesso, quando piove?

“Ansia e paura sono diffuse in tutta la zona, non solo alla Fornace Zarattini. Purtroppo è così in tutta la Romagna e in parte del bolognese. Faccio parte anche dei Comitati Paritetici Alluvioni e Frane dell’Emilia-Romagna e quindi sento lo stato d’animo di tutto il territorio. Le piogge fanno paura anche perché la zona non è ancora sicura, non siamo ancora nemmeno ai livelli di maggio dello scorso anno in termini di sicurezza. Quindi c’è ancora molto da fare. Ci auguriamo di superare indenni questo periodo e ci auguriamo che i progetti speciali che dovrebbero essere pronti entro il 30 giugno (quelli elaborati dall’Autorità di Bacino insieme alla struttura commissariale, ndr) fare davvero quello che serve per rendere l’Emilia e la Romagna sicure, in vera sicurezza”.

Come vede, nel complesso, la risposta delle istituzioni dopo la tragedia del maggio 2023?

«Vedo soprattutto molta attenzione sul piano della ricostruzione pubblica, molta attenzione, purtroppo ci sono pochi mezzi e non abbastanza personale che invece serve. Quindi mi auguro che la Regione e la struttura commissariale chiedano aiuto al governo centrale in termini di uomini e risorse, per accelerare la ricostruzione”.

Ha mai avuto un appuntamento, un confronto diretto con il generale Figliuolo?

“Sì, l’ho avuto, sono riuscito a incontrarlo personalmente al Tavolo sul Lavoro e sul Patto per il Clima, dove sono stato invitato come coordinatore dei Comitati Congiunti, e l’ho visto molto presente, con la voglia di chiudere tutte le pratiche, più che altro per chiudere tutta la burocrazia entro il 30 giugno”.

Da questa assemblea qui a CinemaCity cosa ti aspetti?

“Mi aspetto di informare tutti i cittadini presenti (cento, ndr), per raccogliere tutte le domande dei cittadini e dare loro la buona notizia che il Comune di Ravenna distribuirà una nuova parte delle donazioni. E poi si tratta di informare su cosa stanno già facendo il Consorzio di bonifica e la Protezione civile e cosa si farà nei prossimi anni. La paura sicuramente ci sarà anche dopo, ma secondo me saranno un po’ più contenti sapendo cosa si sta facendo e cosa forse non vedono”.

A un anno dall’alluvione, il 17 maggio, cosa pensate di fare come Comitati?

“La mia casa è andata in rovina il 18 maggio e quindi il 18 maggio faremo un evento proprio nella villa che avevo appena finito di costruire, che si chiama Villa Matilde: creeremo un evento lì, lo chiameremo 18 maggio tra un anno dopo l’alluvione. “

Riguardo alle cospicue donazioni arrivate dal Comune di Ravenna, il sindaco Michele de Pascale ha annunciato a CinemaCity la distribuzione della terza tranche agli alluvionati, per circa 2 milioni di euro, che verranno così distribuiti: ulteriori 5.000 euro a coloro che hanno dichiarato danni superiori a 50.000 euro; 3.000 euro a chi ha dichiarato danni compresi tra 25.000 e 50.000 euro; 2.000 euro a chi ha dichiarato danni compresi tra 5.000 e 25.000 euro.

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