Primo incontro dei capi delegazione del G7 Italia
23 aprile 2024
L’eccellenza del modello italiano di approccio al tema della prevenzione e contrasto alla radicalizzazione e al terrorismo nel settore penitenziario e il ruolo svolto dall’Unità Investigativa Centrale del Corpo di Polizia Penitenziaria sono stati al centro di uno specifico approfondimento condotto dal Dipartimento Amministrazione Penitenziaria nel corso della prima riunione del Gruppo G7 Roma/Lione riunitosi nei giorni scorsi alla Farnesina.
Per la prima volta nella storia del G7, il comandante del NIC, primo direttore della Polizia Penitenziaria Ezio Giacalone, ha illustrato le dettagliate procedure di valutazione del rischio, gli indicatori specifici elaborati anche con il supporto di organizzazioni internazionali e università europee e il sistema di costante condivisione delle informazioni nell’ambito del Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo del Ministero dell’Interno, di cui l’Organismo è parte parte integrale. Il modello italiano ha ricevuto particolare apprezzamento da parte dei rappresentanti dei Paesi che compongono il G7.
L’incontro, il primo organizzato sotto la Presidenza italiana del Dipartimento della Pubblica Sicurezza e del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, è stato dedicato al coordinamento e al rafforzamento della risposta congiunta dei Paesi del G7 nella lotta alla criminalità organizzata transnazionale e al terrorismo. In particolare, l’ordine del giorno si è concentrato sulle priorità specifiche del programma della Presidenza italiana in materia di sicurezza: contrasto alla tratta di esseri umani e di migranti, sicurezza economica, lotta alla criminalità informatica, intelligenza artificiale, droghe sintetiche, sfruttamento e abuso sessuale dei minori, contrasto all’estremismo e alla violenza terrorismo.
Erano presenti, oltre ai capi delegazione e rappresentanti di altre forze dell’ordine, anche rappresentanti qualificati di importanti organizzazioni internazionali come INTERPOL, UNODC (Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine), GCERF (Fondo globale per la prevenzione dell’estremismo violento), UNICRI (Istituto Interregionale di Ricerca sul Crimine e la Giustizia delle Nazioni Unite) e Unione Europea.
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