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Victor Osimhen torna a parlare ai microfoni di Betsson, partner ufficiale del Napoli. «Un rituale pre-partita? Innanzitutto dico le mie preghiere perché è molto importante per me, poi ripenso alla partita precedente, a tutti gli errori che ho commesso per correggerli nella partita in corso” le parole dell’attaccante italiano “A Charleroi è stato un momento chiave, il momento che mi ha fatto diventare il Victor Osimhen che vedi adesso, quelle persone mi hanno dato l’opportunità di scrivere la mia storia, di lanciare la mia carriera dal basso”.
«Tutto il mondo sa che mi ispiro a Didier Drogba. Quando ero piccolo mi hanno fatto conoscere il suo stile di calcio, i tifosi appassionati e poi tutta la comunità mi hanno spinto a seguirlo. E così ho iniziato a interessarmi a lui, a guardare tante clip, e ad imparare dai suoi movimenti e a integrarli nel mio modo di giocare» ha continuato il nigeriano.
«Chi ho sostenuto da bambino? Non lo dico io” scherza Osimhen “quelli con cui sono cresciuto lo sanno ma penso che sia meglio non dire nessuna squadra in particolare perché ora sono un calciatore professionista e penso che sia più giusto così. Vincere il Pallone d’Oro africano era un sogno, quando sono stato nominato per me era già una vittoria perché dalle mie parti non potevo pensare di poter un giorno arrivare tra i primi tre o vincere. Non mentirò, è stato il momento più bello della mia carriera”.
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La mattina
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