“Saremmo già a 25 anni senza quello che sappiamo” – .

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Massimo Moratti festeggia il 20esimo scudetto dell’Inter; il suo management ne ha messi cinque nel consiglio. Mezza stella va quindi a lui: “Essendo una somma di scudetti, sono contento di aver contribuito”.

In tutto il mondo Inter festeggia il 20esimo scudetto, quello che dal prossimo anno – secondo una consuetudine introdotta dalla Juventus quasi 70 anni fa – permetterà ai nerazzurri di cucirsi sulla propria maglia la seconda stella. Un simbolismo che secondo l’opinione di Massimo Moratti dovrebbe essere ulteriormente incrementato, virtualmente al due stelle e mezzo, visto che al club milanese mancherebbero altri scudetti. Risponde così l’ex presidente dell’Inter quando gli viene chiesto cosa pensa del fatto che Milan e Juventus abbiano 19 titoli nazionali e non 20, senza considerare quello assegnato di default nel 2006 a causa dei fatti di Calciopoli: “Io dico che senza tutto quello che sappiamo saremmo già a 25 anni“, ribalta il ragionamento di Moratti.

Il 78enne petroliere si sente evidentemente parte importante del traguardo raggiunto, visto che sotto la sua gestione – durata 18 anni, dal 1995 al 2013 – l’Inter ha vinto cinque scudetti, oltre a tanti altri trofei tra cui il triplete di Champions League: “Essendo una somma di campionati, sono felice di aver contribuito“, racconta alla Gazzetta dello Sport. Un contributo ancora più importante è quello della famiglia Moratti, se consideriamo anche i tre scudetti vinti da papà Angelo negli anni ’60: in totale, quindi, 8 su 20 furono portati alla causa dai Moratti.

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L’ex numero uno nerazzurro non ha dubbi quando gli viene chiesto chi sia l’uomo simbolo di questo campionato: “Barella. Forse anche perché è il primo che mi viene in mente, essendo ovunque in campo. Ma è davvero di tutti, di Dimarco che è l’Interismo in persona, di Calhanoglu e Mkhitaryan che hanno fatto una stagione stupenda, di Lautaro che è una forza della natura. Questa squadra è migliore della Grande Inter? Per come si presenta in campo, questa Inter è davvero unica. Ti diverte sempre, non propone un calcio lento e noioso come fanno gli altri. Anche se un paragone tra epoche così lontane è impossibile, il calcio di Herrera per certi versi era il calcio più bello del mondo. È andato in porta con tre passaggi, adesso sarebbe impossibile“.

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Inutile dire che Moratti si è divertito anche ad aver suggellato il titolo della stella nel derby: “Quanto mi è piaciuto? Questa è una cosa grandiosa“.

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