Bianconeri nel finale, ma in enorme difficoltà – .

Bianconeri nel finale, ma in enorme difficoltà – .
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Lazio-Juventus, partita valida per le semifinali di ritorno di Coppa Italia 23-24, si è conclusa con il punteggio di 2-1 all’Olimpico di Roma. Il gol nel finale di Milik è stato decisivo e ha vinto la finale. Vediamo insieme l’analisi della partita in cinque punti.

1) Juve in finale, ma che fatica

Alla fine, grazie alla spinta di Arek Milik, la Juventus raggiunge l’obiettivo: vincere la finale di Coppa Italia. Una sofferenza immensa, una prestazione insufficiente, l’incapacità di gestire il doppio vantaggio accumulato nella gara d’andata. È stata una Juve complessivamente pessima, che ha sofferto, ha rischiato l’uscita, ma alla fine è arrivata con orgoglio all’ultimo atto della competizione. Il 15 maggio a Roma per alzare il trofeo servirà una prova decisamente diversa.

2) Rinasce la Lazio di Tudor, ora il sogno Champions

Altri ottimi segnali per la squadra biancoceleste. Dopo aver battuto la Juventus in campionato, la squadra di Tudor ha eliminato i bianconeri anche in Coppa, pur non qualificandosi. Ma in queste settimane, con la nuova formazione e il nuovo allenatore, la Lazio è cresciuta. È migliorato. Ha acquisito nuova fiducia. La situazione della classifica e il calendario favorevole impongono alla Lazio il dovere di provarci. Il quinto posto, che qualifica alla prossima Champions League, non è così lontano e nemmeno così impossibile.

3) Allegri vuole finire con un trofeo

Un Massimiliano Allegri trasfigurato nel finale di gara. Inquieto, nervoso, elettrico per 96 minuti e poi quasi vuoto. Sembra che queste siano le ultime settimane da allenatore della Juventus e che anche lui se ne sia reso conto. E così la finale di Coppa Italia rappresenta l’occasione migliore per concludere bene e salutare la sua Juve con un trofeo. Le decisioni definitive verranno prese tra un mese, ma i bianconeri faranno di tutto per aggiungere un trofeo al loro già ricco palmares.

4) Castellanos rileva la Lazio: merita fiducia?

Il tutore di Taty. L’argentino aveva segnato finora quattro gol in tutta la stagione, ma contro la Juventus ha giocato la sua miglior partita da quando veste i biancocelesti. Indemoniato, pimpante, un incubo per Bremer e Danilo. E due gol che gli danno fiducia in vista del finale di stagione. Vuole finire bene Castellanos e magari guadagnarsi il rispetto necessario per affermarsi nel futuro della Lazio. Merita sicuramente una possibilità.

5) Bremer, Danilo, Alex Sandro: brividi difensivi

Ennesima prestazione negativa di una retroguardia scivolata ovunque nella seconda parte di stagione. Molto male Alex Sandro, ma molto negative anche le prestazioni di Bremer e Danilo. Dov’è finito il muro bianco e nero? Dove sono le giuste distanze? La giusta determinazione? Dopo il Cagliari altra prestazione gravemente insufficiente. E sabato arriva il Milan.

Allegri: “Alla Juventus si gioca per vincere, bisogna convivere con la pressione”

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