l’incontro nazionale dell’Azione Cattolica – .

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Ottantamila questa mattina in San Pietro con il Papa

A braccia aperte”. Sotto questo slogan, ilAzione Cattolica Italiana riuniti questa mattina, in Piazza San Pietro, all’incirca ottantamila iscritti e sostenitori di tutte le etàper incontrare Papa Francesco, pregare e celebrare.

Ampia anche la partecipazione da parte diAVANTI CRISTO di Pescara-Penne: «Questo evento è stato vissuto con grande emozione e grande attesa nella diocesi. – ha spiegato Roberto Padovano, presidente diocesano dell’AC – Siamo venuti in trecentotrenta e ho visto da parte delle parrocchie la voglia di esserci e sentirci parte dell’Azione Cattolica”.

La giornata, aperta da un momento di animazione e di preghiera, si è animata con l’arrivo del Santo Padre, accolto da un mare di cappelli gialli e blu – i colori dell’associazione – e da centinaia di bandiere che sventolano al ritmo di l’inno composto per l’occasione. Un entusiasmo così grande che ha portato il Papa ad esclamare: «Passando in mezzo a voi, ho incontrato sguardi pieni di gioia, pieni di speranza. Grazie per questo abbraccio intenso e bellissimo”.

«Il titolo che avete scelto per il vostro incontro lo è infatti A braccia aperte. – ha osservato il Pontefice – Vorrei quindi proporvi, come spunto di riflessione, tre tipologie di abbraccio: l’abbraccio mancatoL’un abbraccio che salva e ilun abbraccio che cambia la vita». Svelando la sua riflessione su queste tre immagini, Papa Francesco ha toccato il tema della chiusura e della guerra, soffermandosi poi sull’abbraccio misericordioso di Dio attraverso il quale «impariamo ad abbracciare gli altri» per arrivare finalmente a quegli abbracci che hanno «segnato una svolta decisiva». , come san Francesco, che lasciò tutto per seguire il Signore dopo aver tenuto vicino a sé un lebbroso. E se questo valeva per loro, vale anche per noi. Ad esempio per la vostra vita associativa, che è multiforme e trova proprio nell’abbraccio della carità il suo comune denominatore, l’unica caratteristica essenziale dei discepoli di Cristo».

Le parole del Santo Padre hanno colpito molto i presenti: «Abbiamo visto con i nostri occhi che esistono gli dei abbracci che salvano. — ha detto Valeria Chiaretti (Vicepresidente del settore giovanile del Pescara-Penne) — C’è stato un momento molto toccante in cui abbiamo preso un minuto di silenzio, guardando negli occhi il nostro vicino; non potevamo poi che concludere con un bell’abbraccio! Un’esperienza davvero bella, da condividere con gli altriaffinché chi non ha potuto partecipare possa goderne”.

Il Pontefice ha poi esortato il popolo di AC: «Lascia fare [la carità] per plasmare ogni vostro impegno e servizio, perché possiate vivere fedeli alla vostra vocazione e alla vostra storia». UN storia Lungo 157 anni, che ha visto protagonista – data la coincidenza con la Festa della Liberazione – il ricordo di alcuni esponenti del “Resistenza bianca”. L’attore Neri Marcorè, infatti, dopo aver coinvolto la piazza nel canto”La guerra di Piero” di De André, ha ricordato Tina Anselmi, politica e partigiana cattolica, che scriveva: «Ero nell’Azione Cattolica, anzi la spinta per entrare nella Resistenza, l’ultima spinta, mi è stata data dall’Assistente di Azione Cattolica».

L’incontro nazionale – trasmesso in diretta su Rai 1 – è proseguito con alcune testimonianze dai Paesi in guerra, attraverso le voci dei giovani ucraini e del Patriarca di Gerusalemme, e con l’intervento di due giovani provenienti dai territori colpiti dalle alluvioni, che hanno raccontato la preoccupazione dell’AC in quei momenti difficili e dolorosi. Non sono mancati momenti di festa, con i cantanti Giovanni Caccamo, Stefano Picchi, l’Orchestracoro dei Marsi e la banda Rulli Frulli.

Alcuni aderenti dell’Arcidiocesi di Pescara-Penne presenti oggi in Piazza San Pietro

La grande partecipazione, anche da parte dell’AC di Pescara-Penne, è stata sottolineata da don Andrea Di Michele (Assistente diocesano Unito): «Eravamo tanti! Lo so, non dovremmo contarci, ma considerando che dai tempi del Covid non abbiamo fatto altro che “leccarci le ferite” perché siamo diminuiti, oggi vedere ottantamila persone riunite attorno al Papa cantando, pregando ed essendo felici è stato bellissimo». Il sacerdote ha poi spostato l’attenzione sull’intervento del cantante Giovanni Caccamo che «ha sottolineato che sono i giovani ad aver fatto grandi cose nella vita, a cominciare da Michelangelo e Bach. Ognuno di noi è chiamato a fare qualcosa di importante, dobbiamo solo crederci e confidare in Dio!».

Al termine dell’incontro, oltre mille delegati, provenienti da tutte le 219 diocesi italiane, sono rimasti a Roma per l’Assemblea nazionale dell’Azione Cattolica. I lavori, che proseguiranno fino a domenica 28 aprile, porteranno anche al rinnovo del Consiglio nazionale per il triennio 2024-27.

 
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