“Thiago Motta ok, ma non capisco chi comanda al Milan” – .

“Thiago Motta ok, ma non capisco chi comanda al Milan” – .
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L’ex allenatore, intervistato da La Gazzetta dello Sport, ha parlato del futuro della panchina del Milan e dell’allenatore del Bologna

L’ex allenatore Arrigo Sacchi, intervistato da La Gazzetta dello Sport, ha parlato del futuro della panchina del Milan e dell’allenatore del Bologna:

Cosa ti piace di Thiago Motta?

«Basta guardare il Bologna… È una squadra alla quale ha saputo regalare una partita. E lo ha fatto con un gruppo di uomini emeriti sconosciuti. Lui, in un Paese che pensa che il gioco sia prerogativa del singolo, ha trasmesso l’idea del collettivo, della manovra corale, dell’orchestra. Complimenti”.

Lo vedresti bene al Milan?

«Lo vedrei benissimo, purché…».

«Vedete, io amo gli allenatori e vorrei che fossero messi sempre nelle migliori condizioni per potersi esprimere. Qui, intendo al Milan, non ho ancora capito quale sia la catena di comando. Non mi stancherò mai di dire che i successi partono sempre dal club che, con la sua storia e il suo stile, conta più della squadra, e la squadra conta più del singolo. Allora, come è strutturato il club? Chi decide? Quale politica intendete perseguire? Thiago Motta è molto bravo, perché chi lotta per entrare in Champions con il Bologna deve necessariamente avere qualità superiori. Ma bisognerà vedere se l’ambiente del Milan è pronto ad accoglierlo con la disponibilità e la pazienza che serve ad un allenatore”.

Parli spesso dell’importanza della società. Perché?

«Perché ho memoria e ricordo cosa hanno fatto per me i dirigenti del Milan, da Berlusconi a Galliani, da Braida a Ramaccioni. Dopo tre partite ho perso Van Basten per infortunio. Altro che Milano olandese! Ho avuto un solo olandese: Gullit. Sono stati gli altri, gli italiani, a diventare olandesi nella mentalità, nello spirito di squadra, nella disponibilità, nella generosità, nell’altruismo. E il ruolo della società in questo processo di rivoluzione è stato fondamentale. Berlusconi, in un momento un po’ delicato, ha convocato i giocatori e ha detto: “Ho piena fiducia in Arrigo. Chi di voi lo seguirà rimarrà. Chi non lo segue se ne andrà”. Chiaro, vero? Ecco, auguro al prossimo allenatore del Milan, che sia Thiago Motta o un altro, di avere allenatori come quelli che ho avuto io”.

 
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