3 Alfieri della Repubblica nel ravennate. Giovani volontari durante l’alluvione – .

3 Alfieri della Repubblica nel ravennate. Giovani volontari durante l’alluvione – .
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I tre nuovi Alfieri della Repubblica

Guido Betti, 31/10/2005, residente a Ravenna. Per l’energia e la visione innovativa con cui ha contribuito alla realizzazione di una piattaforma informatica, che ha permesso di organizzare più di 6mila volontari nelle operazioni di soccorso a favore della popolazione colpita dall’alluvione in Emilia Romagna. Con grande energia, competenza e visione innovativa Guido ha fornito un importante contributo allo sviluppo e alla gestione della piattaforma informatica ComunitàSosprogettato per consentire la mappatura dei bisogni locali e la gestione ottimale dei volontari durante eventi di crisi ed emergenza.

Durante la recente alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna, in particolare, grazie a CommunitySos è stato possibile gestire i volontari divisi in 1.100 squadre, raggiungendo tutte le aree critiche della provincia di Ravenna.

Letizia Galletti, 25/7/2004, residente a Lugo. Per aver portato sollievo con la sua musica a tante persone costrette ad abbandonare le proprie case in seguito alla recente alluvione in Emilia Romagna. Nei giorni successivi allo straripamento dei fiumi numerose persone che non potevano ritornare alle proprie case trovarono rifugio al Palabanca di Lugo di Romagna.

Qui tante ragazze e ragazzi hanno cercato di dare conforto e assistenza a chi era stato più colpito. Letizia era tra questi giovani, che tenevano compagnia ai più grandi e giocavano con i bambini. Letizia ha organizzato anche momenti di serata canora e con i suoi brani ha contribuito a diffondere un clima di solidarietà e spirito di ripartenza. Alcuni anziani hanno addirittura espresso il desiderio di non tornare subito a casa per continuare a vivere in quel contesto così familiare.

Matteo Violani, 27/4/2006, residente a Faenza. Per il servizio di volontariato prestato durante l’alluvione che ha colpito la sua città. Il suo impegno costituisce un esempio di cittadinanza attiva e simboleggia la resilienza di un’intera comunità. Matteo è uno dei tanti giovani volontari romagnoli che si sono messi a disposizione della comunità dopo la violenta alluvione che ha devastato la sua città e la sua regione. L’impegno e la dedizione che dimostrò in quei giorni difficili furono un esempio di cittadinanza attiva.

Costituiscono una testimonianza, per fortuna tra tante, di chi ha deciso di non lasciarsi sopraffare dalla disperazione ma di reagire rimboccandosi le maniche per fare la propria parte nella fase di emergenza. Nonostante la giovane età, la determinazione di Matteo è stata motivante per altri giovani e con il suo lavoro è diventato un punto di riferimento per volontari di ogni età e provenienza.

Il commento del sindaco di Ravenna, Michele De Pascale

«Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito al giovane ravennate Guido Betti l’Attestato d’Onore di “Stendardo della Repubblica”, per l’energia e la visione innovativa con cui ha contribuito alla realizzazione della piattaforma informatica, CommunitySos, che ha permesso di organizzare più di 6mila volontari nelle operazioni di soccorso a favore della popolazione colpita dall’alluvione in Emilia-Romagna”, ha commentato De Pascale sui social.

«Grazie Presidente per aver riconosciuto il contributo fondamentale di Guido, e di tutti coloro che hanno collaborato con lui, in un momento di grande difficoltà per la nostra comunità. I giovani romagnoli (e non solo) hanno dato anche a noi adulti una straordinaria lezione di generosità e di spirito comunitario, sfruttando la tecnologia e mettendo testa, cuore, braccia e pale per aiutare chi aveva più bisogno”, conclude.

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