“Il futuro? Staff tecnico confermato e mercato già avviato” – .

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TALMASSONI. «La felicità è una capacità e va allenata. Un concetto che vale tanto in azienda quanto nel club”.

Lo ha detto Fabrizio Cattelan, amministratore delegato del Volley Talmassons e amministratore delegato del main sponsor Cda e questo potrebbe essere uno degli ingredienti del successo sportivo della squadra che, promozione dopo promozione, ma senza la frenesia di tutto e subito, è arrivata a Giovedì la Serie A1 vincendo in due partite la finale contro Busto Arsizio.

Direttore Generale, come si allena la felicità?

«Tutti ci alziamo la mattina con la voglia di riuscire in quello che facciamo. Ma ci piace anche tornare a casa con una ricompensa, un riconoscimento del nostro impegno. Questo è ciò che abbiamo cercato di portare all’interno del team, dello staff e dei volontari. Una parola, un incoraggiamento, il non dare mai nulla per scontato fanno sentire la persona parte attiva di un progetto”.

Dietro la squadra c’è uno staff che non ha perso un colpo.

«Sì, il lavoro svolto dalle ragazze è stato incredibile e Leonardo Barbieri è stato un timoniere eccezionale in questi quattro anni. Vorrei però menzionare anche l’ottimo lavoro di Fabio Parazzoli, suo assistente e preparatore atletico, che ha permesso ai ragazzi di arrivare in finale in ottima forma. Altro “speciale” è il fisioterapista Carlo Gallici che ha seguito tutti gli atleti dopo l’allenamento senza mai guardare l’orologio.

Lo stesso entusiasmo lo abbiamo riscontrato nell’osteopata Matteo Toneatto, nel chirurgo Fabio Tenore e nel medico Giovanni Piccolo oltre che nel team manager Andrea Altamura che hanno accompagnato passo dopo passo gli atleti durante tutta la stagione.”

Uno staff che non è solo maschile.

«Le ragazze erano seguite proprio dalla nutrizionista Anna Zuliani, la nostra scoutman Giuliana Degan è stata preziosa e puntuale mentre la direttrice marketing Eleonora D’Alessandri, figura presa in prestito dall’azienda, ha svolto un importante lavoro promozionale ma è stata anche un collante tra le ragazze, che hanno trovato in lei un punto di riferimento e una confidente, e il club”.

Quando hai capito che sarebbe stato l’anno giusto?

«Il 23 dicembre, dopo la gara di ritorno della prima fase, quando vincemmo 3-1 in casa contro Busto Arsizio. Ricordo di aver pensato che se fossimo riusciti a giocare così saremmo potuti arrivare ovunque”.

La tua giovane età è stata determinante?

“Sono sicuro. Siamo arrivati ​​a fine campionato con tanta benzina in corpo, fisicamente, ma soprattutto mentalmente, vista anche l’età. La squadra ha lavorato duro ma non ho mai sentito un reclamo o una lamentela. Un team di giovani professionisti.”

A chi è dedicata la promozione?

«Il nostro pensiero va al vicepresidente Rosè Biason, scomparso lo scorso novembre, che non ha potuto vedere cosa siamo riusciti a fare. Da anni dedica molto del suo tempo e del suo entusiasmo alla squadra”.

E adesso?

«Vogliamo dare continuità al progetto confermando lo staff tecnico e, nei prossimi giorni, valuteremo insieme i dettagli. Per quanto riguarda la squadra ci siamo già mossi sul mercato e abbiamo diverse strade aperte. L’idea è quella di restare prevalentemente sul territorio italiano per poi cercare qualche straniero come fatto per la A2”.

Per quanto riguarda il sistema di gioco, ci sono novità?

«Stiamo facendo diverse valutazioni e, in linea di massima, dovremmo restare nella zona della Bassa Friulana. Il pubblico ha risposto molto bene e siamo sicuri che lo farà anche in A1”.

Presto ci saranno gli addii.

«Le ragazze torneranno a casa mercoledì. Questa sera, intanto, saranno ospiti a cena a casa mia insieme a selezionati membri dello staff”.

 
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