all’obitorio mi sono bendato» – .

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Amata da Alain Delon e Gianni Agnelli, scelta da Andy Warhol, considerata “la nuova Greta Garbo” di Carlo Ponti. Dalila Di Lazzaro, 71 anni, ha collezionato pezzi di vita memorabili, che hanno contribuito a renderla un’icona. Come la famigerata “cena del secolo”, del giugno 1982, organizzata da Gianni Minà, con Muhammad Alì e Gabriel García Márquez, alla quale fu invitata da Sergio Leone. Fu in quell’occasione che venne corteggiato molto insistentemente (e senza successo) da Robert De Nirocome ha detto all’al Corriere: «Arriviamo a Piazza Navona. Vado all’hotel Raphael, esasperato entro e chiedo un taxi. Quando arriva la macchina, Robert mi dà un bacio, mi lascia cadere, mi abbraccia. Mi divincolo. Dico al tassista… vai via: scappo, liberazione!

Dalila Di Lazzaro ha conosciuto successo, fama e ricchezza. Ma ciò che ha segnato la sua vita più di ogni altra storia è stato un dramma terribile, il dolore più grande che una madre potesse soffrire: la morte di suo figlio.

Christian è nata quando aveva solo 15 anni, nel 1969. Morì in un incidente la sera del 17 maggio 1991 mentre tornava a casa in macchina, sulla Cassia, con quattro amici, a 22 anni. «Oggi sarei nonna“, spiega. «Eravamo molto vicini, mai un problema con lui. Studiava, voleva diventare dentista, sarebbe dovuto andare negli Stati Uniti per migliorare le sue competenze. Era un chitarrista, suonava in una piccola band che si esibiva anche al PalaEur. Solo dopo la sua morte ho saputo che componeva canzoni, mi hanno detto i ragazzi della sua band.

Quella sera Dalila Di Lazzaro sarebbe dovuta andare a cena con Ethan Wayne, figlio di John, e Francesca Dellera. «Stavo girando un film con loro e ho chiesto a Christian se voleva venire con me. Ha detto di no: “Giocherò con i miei amici; è il primo sabato dopo Car (Centro reclutamento, ndr), io sono con loro. Ha scelto di arruolarsi nell’esercito, il suo sogno; non è stato facile, abbiamo parlato con qualcuno. I carabinieri hanno svolto alcuni accertamenti, “dobbiamo guardare tutta la famiglia…”. Quando è partita per gli allenamenti al Benevento ho pianto, ma ero molto orgoglioso”.

L’attrice tornò a casa alle tre, poi squillò il telefono. «Bevi bevi e lo mettono giù. Non ero preoccupato, ma quando mi sono svegliato la mattina ho trovato un messaggio sulla segreteria telefonica. È stato terribile. Era dell’ospedale: “Sfortunatamente, tuo figlio è qui. È all’obitorio, dovrebbe venire a prendere le sue cose”. Ma come si fa a lasciare un messaggio del genere? All’obitorio, prima di accarezzarlo per l’ultima volta mi sono bendato. Volevo ricordarlo, ma mentre ero vivo».

Il mese scorso, poi, ha ricevuto un piccolo regalo dal destino: «Quando sono andata a rinnovare il passaporto, qui a Milano, mi si è avvicinato un maresciallo: “Ho pensato molto se dirglielo. Sapevi che ero nella stessa fascia di Christian? E che era mio amico?”. Aveva gli occhi rossi. L’ho guardato, ho visto mio figlio non com’era, ma come avrebbe potuto essere. Poi ci siamo ricordati del giuramento. Christian ha scherzato su questo: “Mamma, i miei amici ti hanno visto sugli spalti, ora sanno che sono tuo figlio, mi vergogno tanto”. Lui, però, rise. Dopo la cerimonia abbiamo scattato delle foto con gli ufficiali e le truppe”.

 
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