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Ddopo l’abbuffata di Oscar lo scorso marzo, Oppenheimer arriva questa sera alle 21.15 in prima tv su Sky Cinema Uno e in streaming ORA. Diretto dal britannico Christopher Nolan, il film biografico su J. Robert Oppenheimer, lo scienziato che creò la bomba atomicaracconta la creazione di un’arma che sconvolse il mondo e segnò tragicamente un’epoca, attraverso le reazioni di coloro che contribuirono a costruirla.

Oppenheimer di Christopher Nolan, il trailer italiano

Oppenheimerla trama del film su Sky

Ambientato negli Stati Uniti degli anni ’40, Oppenheimer è incentrato sulla figura storica di Scienziato americano J. Robert Oppenheimer (Cillian Murphy). Nel 1942, nel pieno della Seconda Guerra Mondiale, convinto che la Germania nazista stesse sviluppando un’arma nucleare, gli Stati Uniti avviano, nella massima segretezza, il “Progetto Manhattan” destinato a sviluppare la prima bomba atomica della storia.

Il progetto è fortemente sostenuto da due membri del governo: Leslie Groves (Matt Damon) e Lewis Strauss (Robert Downey Jr.), chi decide di farlo affidò la missione al brillante fisico teorico J. Robert Oppenheimer. Nato a New York nel 1904 da genitori di origini tedesche ed ebraiche, poco meno che quarantenne aveva già dato un grande contributo alla sviluppo della fisica moderna.

Così, nei laboratori ultrasegreti di Los Alamos, nel deserto del New Mexico, lo scienziato e il suo team di esperti, tra cui David L. Hill (Rami Malek), iniziano a progettare un’arma rivoluzionaria. Le cui terribili conseguenze, però, continuano a farsi sentire anche oggi.

Un racconto avvincente in puro stile Nolan

Girato in IMAX e parzialmente in bianco e nero, Oppenheimer è basato sul libro vincitore del Premio Pulitzer Robert Oppenheimer – Il padre della bomba atomica di Kai Bird e Martin J. Sherwin. Epico e avvincente, la narrazione (quasi 3 ore di film) corre su due binari paralleli: da un lato scava in profondità nella psiche dello scienziatodall’altro è detto L’eredità di Oppenheimer negli anni successivi al Progetto Manhattan e la politica nucleare statunitense dopo la seconda guerra mondiale.

L’obiettivo di Nolan, infatti, non è solo quello di raccontare la vita dello scienziato Americano, ma osserva, attraverso il suo sguardo, le successive vicende storiche che lo coinvolsero. In questa operazione, Nolan ritorna (esteticamente) alle sue origini e si rifà al suo primo lungometraggio (Ricordo del 2000) in cui, anche lì, si destreggiava tra il colore e il bianco e neroper raccontare la mente di un uomo affetto da amnesia.

Anche il regista sceglie di farlo percorrere una strada forse tortuosama congeniale alla sua idea di narrazione: scomponendo la linearità degli eventi – un classico della sua filmografia – in sequenze giustapposte. Invitando così lo spettatore a confrontarsi con il loro significatopiù che con il loro sviluppo.

Contrariamente alle aspettative, Oppenheimer non ha la spettacolarità visiva che caratterizzava i film di Nolan COME Interstellare O Principio ma nonostante, conserva tutti i temi cari al suo cinema. Dal riflessione sul tempo a quello sulla colpa e il manipolazioni della realtà.

Cillian Murphy in una scena di “Oppenheimer”. (Immagini universali)

Il ricchissimo cast di Oppeheimer

Al di là Cillian Murphy e Robert Downey Jr – Entrambi vincitori di un Oscar lo scorso marzo –, il cast del film di Nolan è davvero straordinario e ricco di grandi attori. A partire dalle presenze femminili: Emily Blunt nei panni dell’impetuosa biologa e botanica Kitty Oppenheimer (moglie del protagonista) e Firenze Pugh in quelli dello psichiatra Jean Tatlock, a lungo amante di Oppenheimer.

Ma non finisce qui. In ruoli più o meno “secondari” troviamo Matt Damon (Leslie Groves, direttrice del Progetto Manhattan), il rianimato Josh Hartnett (nel ruolo del pioniere dello scienziato nucleare americano Ernest Lawrence), Casey Affleck (Boris Pash, capo del controspionaggio dell’esercito), Rami Malek nel ruolo di David Hill e, ultimo ma non meno importante, Kenneth Branagh in quello del fisico Niels Bohr. E, per gli intenditori, anche Benny Safdie nei panni del fisico ungherese Edward Teller.

Emily Blunt in una scena di “Oppenheimer”. (Immagini universali)

I progetti futuri di Christopher Nolan

Il regista inglese è attivo su due nuovi film. Il primo è un adattamento per il grande schermo di una famosa serie TV degli anni Sessanta: Il prigioniero. Una serie televisiva di genere fantasy politico, con marcati temi surreali e ispirato ai libri di George Orwell e Franz Kafka. La storia è quella di un ex agente segreto del governo britannico imprigionato in un piccolo villaggiosituato in un luogo sconosciuto, dove i leader cercano di estorcergli informazioni segrete.

Il secondo progetto è il remake di uno dei suoi film, il già citato Ricordo. Thriller con Guy Pierce e Carrie-Ann Moss che rivelò il talento del regista inglese nel lontano 2000. Protagonista un uomo che soffre di amnesia a breve termine che non gli permette di conservare i ricordi per molto tempo. Quando deve cercare l’uomo che ha violentato e ucciso sua moglie, dovrà utilizzare ogni mezzo per arrivare alla verità. Incluso tatuando i tuoi pochi ricordi sul tuo corpo che la sua mente può contenere.

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