“Ogni morte sul lavoro è inaccettabile. Il lavoro è un ascensore sociale” – .

“Ogni morte sul lavoro è inaccettabile. Il lavoro è un ascensore sociale” – .
“Ogni morte sul lavoro è inaccettabile. Il lavoro è un ascensore sociale” – .

«Abbiamo la capacità di governare i processi di innovazione, dobbiamo avere l’ambizione e l’Italia deve essere protagonista a livello globale». Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Cosenza in occasione delle celebrazioni della Festa dei Lavoratori.

E ancora: «Non possiamo accettare il continuo gocciolare di morti, causati da disattenzioni, imprudenze, rischi che non si dovevano correre. Mille morti sul lavoro in un anno rappresentano una tragedia inimmaginabile. Ognuno di essi è inaccettabile”.

«È noto che il lavoro è una delle leve più importanti del progresso e della coesione sociale. Per le famiglie italiane ha rappresentato il principale vettore di miglioramento sociale negli ultimi decenni. Con l’istruzione, con l’industria manifatturiera, con i servizi, ora con le nuove attività basate sul digitale, il lavoro è l’ascensore sociale che rende la nostra società aperta e libera. Viviamo ormai da tempo una stagione in cui questo meccanismo appare inceppato, una stagione in cui le condizioni di partenza determinano distanze non facilmente recuperabili, a scapito dei giovani che provengono da condizioni sociali più deboli”. Lo sottolinea il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo a Castrovillari per la Festa dei Lavoratori.

«Siamo una nazione che ha vissuto le tragedie e le sofferenze degli emigranti e sentiamo il dovere di rifiutarci di riviverle. La gestione giuridica dell’immigrazione è una priorità. L’Italia e l’Europa hanno la forza per affrontarla fino in fondo. Purtroppo, finora, tra i Paesi dell’Unione è mancata la lungimiranza e la necessaria solidarietà. La speranza – e, in buona parte, anche la constatazione – è che si stia sviluppando una maggiore consapevolezza. Le recenti decisioni assunte in seno all’Unione Europea, seppur incomplete, hanno segnato l’avvio di un nuovo percorso, con l’importantissimo risultato di aver finalmente superato l’insostenibile accordo di Dublino”, ha poi affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo in Calabria in occasione del 1 maggio.

E poi ha aggiunto: «Al Sud sono tante le persone che lasciano con riluttanza la propria terra d’origine, accentuando un rischio di spopolamento che andrebbe arginato. Lo sviluppo della Repubblica passa attraverso la crescita del Mezzogiorno. Una separazione delle strade tra i territori del Nord e quelli del Sud causerebbe gravi danni ad entrambi”.

«Viviamo in un tempo segnato da gravi preoccupazioni, che richiedono assunzione di responsabilità. Pensavamo che la guerra non avrebbe mai più toccato l’Europa dopo la capacità del continente di risorgere in pace dal baratro dei due conflitti mondiali. Dobbiamo invece vivere una nuova stagione drammatica”. Così il capo dello Stato Sergio Mattarella. «In cui vogliamo restare noi stessi, difendendo e rafforzando i nostri valori di libertà, democrazia, solidarietà, giustizia interna e internazionale, pace e cooperazione tra i popoli, rispettando tutti, grandi e piccoli, e rifiutando l’arroganza. dei più forti.”

 
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