Il portiere giallorosso sui canali ufficiali UEFA: “I rigori contro il Feyenoord? Ho ancora la pelle d’oca. Il mister mi ha davvero impressionato, riesce a parlarci con grande facilità”
Là Roma si sta preparando per il big match contro Bayer Leverkusen recuperando praticamente tutti i giocatori. E con uno Svilar sempre più in stato di grazia, ancora una volta protagonista della partita Napoli così come in recupero con dell’Udinese. Il portiere classe 1999 ha rilasciato un’intervista ai canali ufficiali UEFA:
A proposito di padre Ratko. “So che era un grande portiere, ha trascorso molto tempo all’Anversa, ai tempi giocava in Coppa Uefa. Oggi è molto importante, mi aiuta, vede cose che non mi accorgo di fare e me lo dice. L’80% di quello che ho imparato viene da lui, è sempre stato coinvolto nella mia vita e lo è ancora oggi.”
Sul ruolo del portiere. “Ci sono emozioni e pensieri difficili da vivere, ad esempio a centrocampo. Per un portiere l’aspetto mentale è molto importante, più cresci più ti innamori del ruolo, perché cresci anche dal punto di vista psicologico. Quando giochi in una grande squadra l’azione a volte è lontana, ma in questi casi il portiere deve mantenere alta la concentrazione e non deve farsi cogliere impreparato”.
Poi torna ai rigori contro il Feyenoord in cui è stato decisivo. “Ho ancora la pelle d’oca. Quando succede qualcosa del genere capisci perché hai lavorato duro per così tanti anni e perché ne è valsa la pena. Sono momenti fantastici, nessuno potrà mai portarmeli via, li ricorderò per sempre. Mi lasciano desiderare qualcosa di più, voglio fare di più.
Su De Rossi. “Ha ancora un grande fuoco che arde dentro di lui, ed è probabilmente per questo che riesce a parlarci così facilmente. È come quando giocava a calcio e questo è un grande vantaggio per lui e per noi. Sono rimasto davvero colpito dalla preparazione di lui e del suo staff. Fin dal primo giorno le sue intenzioni erano molto chiare. È nato per fare il calciatore, ma anche per fare l’allenatore e questo è davvero impressionante”.
Sui tifosi. “Con i tifosi giallorossi il vantaggio di giocare in casa è grande perché lo stadio è sempre tutto esaurito e non è mai silenzioso. Quindi è una motivazione in più in vista di una partita: la senti dal momento in cui usciamo dal centro sportivo, lungo tutto il percorso per arrivare allo stadio e quando arriviamo. Per noi è una motivazione in più. Speriamo quindi di ottenere un buon risultato in casa e poi poterlo difendere in trasferta. Entriamo in una fase della competizione in cui abbiamo giocatori più esperti ma non vediamo l’ora di scoprirlo e faremo tutto il possibile per vincere”.
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30 aprile – 19:39
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