Intervenendo al Corriere della Sera, il presidente biancoceleste ha detto la sua su Tudor, sottolineando la paternità della scelta
Il giusto compromesso tra coraggio e incoscienza: quanto basta per vedere uno reagire Laziale che sembrava essere nell’abisso. I fischi dei tifosi esplosi nel match contro la Salernitana diventano ora applausi per un gruppo chiamato a dare una svolta alla stagione e chiuderla nel migliore dei modi. La corsa alla Champions League è ancora fattibile ma bisognerà allungare la serie di vittorie iniziata contro i campani e prolungata con Genoa e Verona. Agli ordini di un Tudor più energico che mai quindi cercheremo il colpo esterno a Monza.
La certezza, però, è che Tudor ha sicuramente dato la scossa, come sottolineato anche dal presidente Lotito Ieri. Il patron, intervenuto ai microfoni di Corriere della Sera, ha rivendicato la piena paternità della decisione di scegliere il croato non solo fino al termine della stagione. “Se l’ho preso è perché ci credevo. Altrimenti lo avrei ingaggiato solo fino alla fine della stagione. Ero convinto che, come avevo detto, usando il bastone e la carota ci sarebbe stata una reazione“.
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