“Ecco le bottiglie da non perdere” – .

“Ecco le bottiglie da non perdere” – .
Descriptive text here

Bordeaux tra passato e futuro. Contesa tra i fasti “ontologici” di un terroir unico al mondo e le incertezze del domani. In mezzo, oggi, una crisi che sta portando a mettere in discussione il sistema di vendita in primo luogo, soprattutto a causa del calo dei prezzi. Ma, nonostante la congiuntura economica e la fase delicata che il settore sta vivendo a livello mondiale, i vini bordolesi continuano ad avere un forte appeal sui mercati internazionali, soprattutto nel segmento dei fine wine dei grandi marchi.

Il vintage, i prezzi in calo e la crisi-non-crisi

Questo è quanto emerso nel Nella prima settimana*, incentrato sulla vendemmia 2023 e coordinato dall’Union des Grands Crus de Bordeaux, che si è svolto dal 22 al 25 aprile a Bordeaux. Un’edizione speciale proprio per le problematiche che il settore sta attraversando. Tanto per cominciare, a Bordeaux è in corso un piano per sradicare i vigneti a causa della sovrapproduzione. Inoltre, la questione economica è al centro dell’attenzione. Alcuni castelli hanno ridotto i prezzi fino al 40%. “I prezzi stanno crollando drasticamente perché Bordeaux è in difficoltà. L’annata 2022 è stata ottima con un equilibrio magnifico, buona la 2023 ma un livello inferiore”, spiega a Il sapore Guillaume Jourdanesperto di vini con esperienza internazionale, stakeholder del settore da anni.

Il Maestro del Vino Gabriele Gorelli con (a sinistra) Vittorio Frescobaldi (Crus et Domaines de France)

Ma quando parliamo di un marchio forte come Bordeaux, il significato della parola crisi è sempre relativo. “Si parla molto di questo argomento. Ma, a ben vedere, nelle aste e nelle situazioni più esclusive sono sempre i castelli più famosi a primeggiare nelle classifiche – questa l’analisi del Maestro del Vino, Gabriele Gorelli – D’altronde il concetto di crisi per Bordeaux è endemico e ciclico. Negli ultimi 5 anni, per 4 volte, la vendemmia è stata molto qualitativa e quantitativa. La campagna En Primeur dovrebbe durare fino a metà giugno. Ad oggi i prezzi di uscita dei castelli che li hanno già svelati sono risultati mediamente inferiori anche del 30-40%”. E nel bicchiere? “Il 2023 si preannuncia un’annata classica e identificativa dei Bordeaux più ‘ancien regime’ accompagnata da grande bevibilità e contemporaneità. Il Bordeaux del passato incontra il Bordeaux del futuro – continua Gorelli – Un’annata ricca di contrasti con momenti molto freschi e piovosi che si contrappongono ad altri estremamente caldi e secchi, con Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc a farla da padroni in tutte le zone, dal Médoc sulla riva destra, così come a Pessac-Leognan, per avere grande maturità e finezza sia negli aromi che nei sapori, ma anche a livello tattile. Il Bordeaux del futuro avrà più Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc di quanto storicamente sia accaduto nelle annate precedenti”.

Estirpazione dei vigneti, sì da parte del governo. I timori di Uiv e Federvini

di Lara Loreti

29 aprile 2024

E c’è chi vede questa fase come l’inizio di una ripresa. “Il calo dei prezzi, laddove si è verificato, non ha un impatto negativo ma piuttosto un rilancio in un momento complesso per l’economia mondiale – riflette Vittorio Frescobaldi, Volto italiano di Cru e Domaines de France, uno dei negozi più importanti della Place de Bordeaux, di proprietà della famiglia Helfrich dal 2007, con 25 proprietà per un totale di 964 ettari – I grandi Château de Bordeaux hanno dimostrato ancora una volta di saper ascoltare il mercato, proponendo una proposta di alto livello. La nuova campagna è iniziata tre giorni fa ed è presto per fare previsioni, ma stiamo andando nella direzione giusta: il 2023 aiuterà sicuramente la ripresa del mercato e il Bordeaux riacquisterà valore. La grande forza di Bordeaux è la sua capacità di essere dinamica, non solo nelle politiche di prezzo, ma anche affermandosi come realtà leader in termini di miglioramenti tecnici e ambientali, di ricerca, di gestione dei vigneti e di produzione dei suoi vini. Resta un modello per tutto il mondo dell’enologia, capace oggi di fare passi da gigante anche nel campo della sostenibilità”.

Le imperdibili degustazioni di Crus et Domaines de France

Consulente di Crus et Domaines de France, il Master of Wine Gorelli ha preso parte alle degustazioni En Primeur di etichette in ogni zona di Bordeaux. Eccolo qui sotto il Bordeaux – rosso e bianco – da non perdere secondo uno dei 417 migliori palati del mondo.

Il Maestro del Vino Gabriele Gorelli

Saint-Estèphe

Qui troviamo vini che, da storicamente un po’ riservati e aspri, diventano nel 2023 interessanti dal punto di vista della tensione e della piacevolezza. A Castello Phélan Ségur Il 2023 è un’annata di energia, grande vitalità e grande bevibilità. Il 2023 di Castello Montrose è austero, compatto, lungo e veramente succulento. Il Bianco di Castello Tronquoy unisce Semillon e Sauvignon Gris e sorprende con la sua morbidezza e vivacità rinfrescante.

Paulillac

Castello Pedesclaux rivela un’evoluzione interessante dal punto di vista del frutto, della succulenza e della precisione espressiva: un Pauillac atipico, molto energico. Il Blanc de Lynch-Bages di Castello Lynch-Bagesa base di Sauvignon Blanc, Sémillon e Muscadelle, è un’espressione più fresca e inclusiva dei bordolesi bianchi, ma di grande complessità e struttura. Castello Mouton-Rothschild con ‘Le Petit Mouton’ riserva vini lineari e tesi guidati dal Cabernet Sauvignon, la varietà che ha saputo esprimersi nel modo più esplosivo, salino e personale nel 2023.

San Giuliano

Castello Langoa Barton E Castello Leoville-Barton sono due proprietà vicine che hanno trovato sempre più una propria identità. Nel 2023 il frutto al naso è un po’ più sommesso che nel Pauillac, ma al palato è morbido ed estremamente lungo. Si apprezzano sempre più i tannini muscolari ma mai asciutti. Castello Lagrange offre una lettura ancora più austera, stratificata e profonda. Lasciando una grande promessa per una grande longevità.

Bordeaux in crisi, consumi in calo: 9500 ettari di vigneti da sradicare

di Lara Loreti

20 aprile 2023

Margaux

Alter Ego di Chateau Palmer è un vino più accessibile, profondo e intrigante. A Castello Margaux, tempio dell’enologia mondiale, capiamo che il 2023 è un classico senza tempo. Anche il secondo vino, ‘Pavillon Rouge’ ha i tratti di un’annata più fresca d’altri tempi e, allo stesso tempo, la bevibilità e la contemporaneità delle annate del nostro tempo. Castello Malescot St. Exupérynel villaggio di Margaux, una sorpresa per precisione, vivacità e carattere iodato.

Pessac-Leognan

A Pessac-Leognan è degno di nota il Sauvignon Blanc Castello Latour Martillac. L’annata 2023 è stata caratterizzata da un inizio agosto molto freddo e una fine mese estremamente calda ma i vini, in questi terreni argillo-calcarei estremamente freschi, diventano vibranti, croccanti, lunghi e salini. Castello Les Carmes Haut-Brion punta sui grappoli interi, sull’uso del cemento e sull’ambizione di avere vini più italiani, con un tocco di amaro che aiuta la bevibilità: un vino energico e floreale. Château Cantelys Blanc offre un’interpretazione molto contemporanea di Pessac. Aromaticità e untuosità al palato con una spiccata speziatura finale ne fanno un bianco dalla grande latitudine di abbinamento.

Il vino della settimana: da Bordeaux il rosso da bere anche dopo un secolo

Saint-Émilion

Castello Figeac nel 2023 imbottiglia il terroir. Abbiamo aspettato poco meno di due settimane tra le vendemmie del Merlot e del Cabernet per ottenere un Figeac di questo livello. Semplicemente meraviglioso. A Castello Cheval Blanc, dopo un’assenza nel 2022 ritorna il secondo vino, Le Petit Cheval che è metà Merlot e metà Cabernet Franc. Qui troviamo grande classicità, palati fini e snelli come probabilmente solo l’annata 2023 sa regalare. Nel Gran Vin di Castello La Gaffelier c’è un contributo di circa il 50% Merlot, il resto è tutto Cabernet Franc che nel 2023 ha avuto una maturazione lenta, ma ha conferito questi tratti distintivi di salinità e grafite che gli conferiscono grande bevibilità. A Castello Yon-Figeac troviamo uno stile rinnovato, un vino accessibile in termini di bocca e croccantezza di frutto. Clos Fourtetproprio alle porte di Saint-Émilion, vicino alle ‘Grandes Murailles’, questo Clos cristallino, complesso e compatto esprime valori più della Borgogna che di Bordeaux.

“I vini bordolesi sono troppo cari? Una Ferrari non può costare come tutte le altre auto”

di Lara Loreti

30 giugno 2022

Pomerol

Con Castello La Conseillante la magia dei terreni dell’altopiano di Pomerol si manifesta, sia nel Merlot ma da quest’anno e anche per il futuro, con sempre più Cabernet Sauvignon, fino al 20% circa. Castello Rouget quest’anno un vero interprete con un invitante contrasto tra l’aroma floreale al naso e la cremosità al palato con tannini fini e succulenti. Castello Petit Village risulta essere un grande classico dell’annata, con ancora un piacevole tocco di tannini vegetali e decisi.

Sauternes e Barsac

Castello Nairac, l’ultima acquisizione della famiglia Helfrich, ha il gusto classico e rigoroso dei Barsacs di un tempo che incontra sorprendentemente le tendenze dei consumatori sempre più alla ricerca di espressioni agili e rinfrescanti. Castello De Fargues, offre invece ricchezza, densità ma grande dinamismo. Fiducia di Castello Bastor Lamontagne è un’introduzione al movimento che vede sempre più i vini Sauternes e Barsac privi di zuccheri residui ma non di quella complessità e viscosità ‘gourmand’ che li contraddistingue.

Cos’è En Primeur?

* Un sistema storico, quello di En Primeur: i vini vengono venduti quando sono ancora in barrique, offrendo così ai clienti la possibilità di investire in uno specifico prodotto prima che venga imbottigliato e immesso sul mercato. Un acquisto anticipato che ha radici storiche: gli inglesi, pionieri di questo metodo, lo praticavano nel XVIII secolo per i vini di Porto. In Francia, è stata l’Union des Grands Crus de Bordeaux a introdurre i primeur negli anni ’70.

v

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV il prezzo scende a 434€, ora è un OTTIMO ACQUISTO (-40%) – .
NEXT Addio doloroso a 32 anni, è un giorno triste per lo sport italiano – .