CONFERENZA TUDOR | Le parole dell’allenatore prima di Monza-Lazio – .

CONFERENZA TUDOR | Le parole dell’allenatore prima di Monza-Lazio – .
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Alla vigilia di Monza-Lazio in programma domani alle 18 allo stadio U-Power di Monza ha parlato nel consueto conferenza stampa il tecnico biancoceleste prima della partita, Igor Tudorpresentare il bando.

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Conferenza stampa di Tudor

Quale Lazio servirà domani?

“È una partita difficile, come tutte quelle di Serie A. Chi resta, come abbiamo già detto, ha più valore. Dobbiamo prepararla bene e andare forte, fare del nostro meglio”.

Provedel?

Non è recuperato. Ha fatto 2-3 allenamenti con noi dopo due mesi. In dubbio anche per la panchina.

Zaccagni?

“Nell’ultima partita ha fatto 25 minuti, valuteremo oggi. E’ un giocatore importante, viene da un periodo problematico. Mancano poche gare, dovremo essere bravi a capire come utilizzarlo”.

Obbiettivo?

“Non so dove possiamo arrivare, ci sono anche squadre che lottano per l’Europa. Non abbiamo potere sugli altri, quindi non possiamo fare pronostici se non sulle nostre prestazioni. L’obiettivo è fare grandi prove, domani e nelle altre tre. Il punto e il calcolo non dipendono solo da noi. Come ho sempre detto, facciamo del nostro meglio e poi tireremo le somme. La mia previsione è che nulla sarà ovvio fino all’ultimo giorno”.

Castellanos e Immobile?

“Vedremo oggi. Al momento sono entrambi possibili titolari, anche se questa parola vale fino a un certo punto. È una crudeltà del calcio, devi sempre riconfermarti. È anche una cosa bellissima. La Lazio arrivò seconda il secondo anno, mi sembra che in pochi se lo ricordino. Questo vale anche per i calciatori, serve una conferma. È un concetto che ribadisco sempre, è l’unico modo per vivere questo sport”.

Rosa?

“C’è passione e grande senso di appartenenza in questa società, ma penso di essere abbastanza obiettivo, essendo qui da poco tempo, se dico che c’è poca obiettività nel confrontare le squadre. La qualità della rosa è fondamentale e al mondo Lazio manca l’obiettività per capirne il valore. Ne ha parlato anche Sarri. Poi quando c’è amore manca l’obiettività, ma un tecnico deve essere sempre obiettivo, altrimenti non sarebbe una bella cosa. Facendo valutazioni sbagliate si fa male all’ambiente, tifosi compresi. L’obiettività è importante. Ieri un tifoso mi ha detto che vuole vincere lo scudetto, da parte sua è giusto ma conta anche l’obiettività”.

Palladino?

“Lo conosco da quando era bambino. Era un ragazzo intelligente, curioso, interessato a tutto. Ha iniziato da poco questa affascinante carriera, se la sta cavando bene. Domani mi aspetta una partita difficile, dobbiamo fare una partita seria e restare sulla buona strada”.

Tornando alla rosa e all’obiettività, dove colloca il valore della Lazio?

“Non mi esprimo, qualunque cosa dica potrebbe suscitare polemiche. Gli obiettivi restano fare meglio della posizione che si occupa. Quindi l’obiettivo personale di ogni allenatore è ottenere il massimo dalla propria squadra. Sicuramente le dinamiche del campionato incidono”.

Su Fiorentina-Atalanta da recuperare?

“La ripresa di fine campionato non è né giusta né regolare. Nel calcio italiano c’è molto da migliorare su queste cose. Capisco i calendari, ma dobbiamo migliorare”.

Obiettivi immediati?

“Ogni partita è una battaglia a sé, dipende anche dall’avversario. Lavori sempre allo stesso modo sulle cose che vuoi migliorare, confermare o aggiungere. Abbiamo lavorato di più sull’attacco, ma c’è maggiore solidità difensiva. Vedremo domani che gara sarà, sicuramente dura e difficile, come lo saranno tutte da qui alla fine. Non esiste una partita facile”.

Zaccagni cerca troppo poco il gol?

“Ha segnato tanti gol negli anni precedenti, questo vuol dire che finisce. Poi è chiaro che dipende molto da dove gioca. Bisogna far giocare i più forti, ritrovando l’equilibrio. Può giocare sulla fascia ma anche dietro, salta l’uomo e queste caratteristiche non si vedono spesso in una squadra”.

Rovella?

“Può adattarsi al mio stile di calcio. Ha disputato un campionato interessante, guardando le gare precedenti. Ha avuto un grave infortunio che lo ha rallentato. Mi piace, capisce il calcio ed è un duro. Deve prendere qualche chilo, ci stiamo lavorando. Spesso gli ho spiegato cos’altro stanno facendo bene, la competizione è importante, ci vuole pazienza per aspettare il momento giusto e poi sfruttarlo”.

Sull’assenza di gol

“Non so cosa manchi, ma stiamo lavorando per migliorare. Sono anche anni che vanno in una certa direzione. Abbiamo segnato qualche gol in queste sette partite, ma conta comunque creare occasioni, questo per un allenatore è importante perché si lavora per questo, per creare una squadra pericolosa. Penso che siamo sulla strada giusta. C’è gente che ha il gol nel sangue, sono convinto che in queste quattro partite tutti davanti daranno una mano”.

 
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