Il dolore di Catella De Martino a un mese dalla morte di Lulù, la figlia uccisa a 9 mesi dalla meningite – .

Il dolore di Catella De Martino a un mese dalla morte di Lulù, la figlia uccisa a 9 mesi dalla meningite – .
Il dolore di Catella De Martino a un mese dalla morte di Lulù, la figlia uccisa a 9 mesi dalla meningite – .

Catella e la sua famiglia si sono sentiti abbandonati come se la loro tragedia non fosse stata riconosciuta né presa in considerazione. Questo e molto altro nell’intervista rilasciata al Corriere.

Un mese dopo la morte di Lulu, sua madre parla

A poco più di un mese dalla morte della figlia, Catella De Martinouna madre distrutta dal dolore e dall’indignazione, si apre al Corriere della Sera per condividere la sua storia di grande sofferenza dopo l’improvvisa perdita della piccola Lulù, per dirne una meningite non diagnosticata.

Lo scorso 29 marzo, la vita della famiglia residente nel lodigiano a San Fiorano, è stata sconvolta dalla tragedia della perdita di Lulù a soli nove mesi. Da allora, la ricerca della giustizia è diventata un obiettivo primario. Il dolore di Catella è palpabile intanto mostra video e foto della sua bambina durante l’intervista che giocava felicemente insieme ai suoi fratelli.

Parole di Catella, nessun sostegno da parte delle istituzioni

È un dolore che la stessa Catella descrive come straziante e destinato a durare per sempre. Ma nonostante l’abisso di tristezza che la circonda, è soprattutto il sostegno degli altri figli che le dà la forza per andare avanti. In particolare parla del figlio maggiore che, nonostante abbia solo nove anni, le rivolge parole di conforto e di incoraggiamento.

In un momento così difficile, ci si aspetterebbe il sostegno della comunità e istituzioni locali. Tuttavia, secondo la famiglia questa solidarietà è mancata. Nessun contatto, nessuna parola di conforto sarebbe infatti arrivato dal sindaco di San Fiorano, dalla polizia o dall’ospedale dove Lulù era stata dimessa poco prima di morire.

Proseguono le indagini per omicidio colposo

Catella e la sua famiglia si sono sentiti abbandonati come se la loro tragedia non fosse stata riconosciuta o presa in considerazione. Il ricordo della notte del 28 marzo è sempre vivo nella mente di Catella. Lulù aveva la febbre molto alta e la famiglia si è recata al pronto soccorso dell’ospedale di Piacenza per chiedere aiuto. Tuttavia, ciò che ha ricevuto è stato un dimissione prematura senza alcun controllo approfondito.

L’ospedale di Piacenza

La madre dice che il medico ha liquidato la situazione come una semplice febbre da trattare con Tachipirina ignorando i segni evidenti di una malattia più grave. Il ritorno a casa portava solo un falso senso di sicurezza mentre le condizioni di Lulu continuavano a peggiorare.

Il giorno successivo, la famiglia ha trovato la bambina senza vita nel passeggino. Non c’era più niente da fare. Ora, la famiglia De Martino continua a chiedere giustizia. La Procura di Lodi ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo ma la strada verso la verità è ancora lunga e incerta. Catella e il marito hanno infine dichiarato che non si arrenderanno finché non avranno risposte per la loro Lulù.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV “Ogni richiesta deve essere soddisfatta” – .
NEXT Un bolide azzurro illumina i cieli di Portogallo e Spagna, le immagini – .