tutti i numeri sono in forte crescita

Se è vero che il buon giorno si vede dal mattino, la fusione tra Leasys e Free2Move Lease non poteva iniziare in modo migliore, visti i risultati con cui…

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Se è vero che il buon giorno si vede dal mattino, non poteva iniziare meglio la fusione tra Leasys e Free2Move Lease, visti i risultati con cui si è chiuso il 2023, primo anno di attività della nuova società del gruppo Stellantis specializzata nella fornitura di servizi di mobilità trasversali – aziende, professionisti e privati ​​– attualmente attivi in ​​11 paesi europei con oltre 1.300 dipendenti e una flotta di 870.000 veicoli, cresciuta del 5% rispetto ad aprile 2023, in linea con l’obiettivo strategico di raggiungere il mercato quota un milione entro il 2026.

Proprio i conti del 2023, presentato dall’amministratore delegato Rolando d’Arco che lo ha definito «un anno cruciale perché inserito nel contesto di un cambiamento storico», confermano che la strada intrapresa è quella giusta. Alla performance commerciale certificata da 177.000 ordini, in crescita del 45% rispetto al 2022, si è accompagnato l’incremento del 9% della penetrazione di Stellantis nel settore del noleggio a lungo termine, ora al 43%.

Il segno più, che in molti casi preceduto da una doppia cifra “pesante”, contrassegna tutte le voci che testimoniano lo “stato di salute” di un’azienda, dal valore dell’attivo cresciuto del 32% a 7,5 miliardi di euro, a quello del fatturato che si è attestato a 1,9 miliardi, in crescita del 15% rispetto al 2022.

Nel commentare questi risultati più che lusinghieriD’Arco ha attribuito gran parte del merito alla strategia “Go to Market” strutturata attorno a cinque pilastri: promuovere la trasformazione digitale del gruppo, migliorare la qualità e la soddisfazione del cliente, contribuire allo sviluppo di una mobilità più sostenibile, la diversificazione dei finanziamenti fonti e l’integrazione tra le diverse “culture” aziendali dei protagonisti della fusione con il coinvolgimento dei dipendenti e favorendo i talenti.

© TUTTI I DIRITTI RISERVATI

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Il Messaggero

 
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