sarà pronto entro la fine dell’estate – Chieti – .

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LANCIO. Prende finalmente la sua forma progettuale definitiva la torre dell’ascensore di via delle Ripe, collegamento tra il parcheggio di Sant’Egidio e il centro storico, unica nel suo genere e dal forte impatto scenografico, data la sua forma triangolare e la posizione affacciata su uno da un lato il centro storico e dall’altro, come un faro, l’intero panorama circostante, dalla Maiella alle vette del Gran Sasso. Alta 28 metri e realizzata in ferro e corten, la torre è attesa da anni ed è destinata, come concepita dal progettista, l’architetto Nicola Di Biaseper cambiare il volto e il destino del centro storico.
L’infrastruttura è stata presentata al pubblico durante l’amministrazione guidata da Mario Pupilloi cui lavori inizieranno ufficialmente con lo scavo dell’area su cui poggia la base della torre nel novembre 2019, e dovrebbero risolvere la cronica carenza di parcheggi nel centro storico e in una delle zone più belle e attive di la città vecchia, cioè quella dei quartieri di Civitanova e Sacca dove si trovano le splendide chiese di Santa Giovina, Santa Maria Maggiore, San Nicola, ma anche le Torri Montanare, la cittadella della musica e la scuola civica, la casa museo di Federico Spoltore, la sede della curia, Palazzo Berenga.
Ma il cantiere ha subito diversi intoppi, primo fra tutti il ​​Covid, ed è andato avanti lentamente per molti mesi. Tanto che il Comune, dal 31 gennaio, ha imposto all’impresa esecutrice dei lavori, la Mcc srl, il pagamento di una sanzione di 200 euro al giorno. A rallentare i lavori è stata la difficoltà nel reperire i materiali, ma soprattutto la particolarità e la complessità dell’intervento che ha richiesto ben un migliaio di pannelli di rivestimento “su misura”, cioè sagomati e forati uno ad uno su misura, nessuno uguale a l’altro.
Negli ultimi giorni, però, i lavori sembrano procedere speditamente con la pannellatura, che dovrebbe essere completata entro la fine di maggio. Poi si passerà al “molo di sbarco”, cioè la passerella che collega la torre dell’ascensore a Via delle Ripe e, infine, all’installazione dell’ascensore che dovrà essere messo in funzione e collaudato.
Intanto stiamo assistendo, poco a poco, alla nascita di quello che, per gli abitanti del centro storico e i lancianesi, sembra un sogno, anche grazie alle scelte avveniristiche del progettista e di un pool di esperti che ha coinvolto architetti paesaggisti, agronomi, geologi, architetti. I pannelli traforati che rivestono i gradini interni, ad esempio, dall’interno delle viscere della torre creano un “effetto calzino” ed è come guardare il paesaggio da una sottilissima trama di nylon che è invece il Corten, una speciale lega di acciaio ossidato e resistente. alla trazione e all’ossidazione che con gli agenti atmosferici diventa di colore arancio, in perfetta armonia con la cromaticità del borgo storico. Anche la forma triangolare è stata pensata attentamente: i lati smussati resistono meglio alla forza dei venti.
L’opera, per la quale sono stati investiti 772mila euro, è stata seguita passo dopo passo dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, che ha effettuato diversi sopralluoghi anche per eventualmente riproporla in altri centri storici. L’intervento, inedito nel suo genere, costituisce a tutti gli effetti il ​​primo edificio moderno realizzato attorno alle antiche mura perimetrali della città. Una scommessa tripla per una nuova orizzonteuna migliore accessibilità al centro storico e un nuovo simbolo architettonico che distinguerà la città.
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