Si sono concluse le operazioni di soccorso dei vigili del fuoco dei distaccamenti Brancaccio e Termini Imerese a Casteldaccia, in provincia di Palermo, dove nel primo pomeriggio di oggi, a causa di un incidente sul lavoro, hanno perso la vita cinque operai, uno su sesto feriti e uno è rimasto illeso. Secondo quanto riferito al Sir dall’ingegnere Antonino Bertucci, responsabile del Dipartimento Saf (speleo fluviale alpino) e cinofilo del Comando provinciale di Palermo, “le ragioni della presenza degli operatori presso la vasca di decantazione delle acque reflue dell’Amap sono ancora non è chiaro e come siano finiti al suo interno. Una volta giunti sul posto, i vigili del fuoco, con il supporto dei sommozzatori e dell’unità NNCR (unità nucleare, batteriologica, chimica e radiologica), hanno prestato soccorso ai due sopravvissuti ed hanno estratto i corpi degli operai che avevano già perso la vita”. “Il Servizio per la prevenzione e la sicurezza sui luoghi di lavoro (Spresal) – ha concluso l’ingegnere – è ancora sul luogo dell’incidente per accertarne le cause e la dinamica”. “Quello che ho provato quando ho appreso la notizia della morte degli operai di Casteldaccia è stato un dolore profondo. Esprimo a nome mio e di tutto il Consiglio le più sentite condoglianze alle famiglie delle vittime per la terribile e inaspettata tragedia che le ha colpite”, ha commentato il presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani. “Sono sconvolto dalla notizia del tragico incidente avvenuto a Casteldaccia che ha provocato la morte di cinque operai. Prego per loro e sono vicino alle loro famiglie. Non si può più parlare di infortuni sul lavoro ma di una strage inaccettabile che impone un impegno per garantire maggiori condizioni di sicurezza ai lavoratori”, ha dichiarato Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera, dopo aver appreso della disgrazia accaduta in provincia di Palermo.
* La voce
