MILANO, 07 MAG – Gli esperti che stanno lavorando alla nuova consulenza sul “mistero” della morte di Stefano Ansaldi, il ginecologo campano di 65 anni trovato sgozzato il 19 dicembre 2021 nei pressi della Stazione Centrale di Milano hanno chiesto ulteriore tempo per completare le indagini. Per la nuova consulenza, a fine febbraio, sono stati incaricati dal Ministero i medici legali Cristina Cattaneo, nota anatomopatologa che si è occupata dei casi più importanti della cronaca, e Annalisa D’Apuzzo, nonché l’antropologa naturalista Giulia Caccia. procuratore di Milano Cecilia Vassena. Il pool dovrà accertare se il taglio alla gola sia riconducibile a un gesto “autoinflitto”. La nuova consulenza è stata disposta dopo la decisione del gip Ileana Ramundo che l’8 gennaio, accogliendo la richiesta della famiglia del 65enne, rappresentata dagli avvocati Luigi Sena e Francesco Cangiano, ha respinto la richiesta di archiviazione del pubblico ministero, disponendo ulteriormente indagini. L’esito delle nuove analisi avrebbe dovuto essere presentato all’inizio di questo mese, ma è stata chiesta una proroga dei lavori che, pare, andranno avanti per altri 60 giorni. I legali della famiglia Ansaldi, che non hanno mai creduto al suicidio e chiedono che venga approfondita l’ipotesi dell’omicidio, hanno nominato consulente il professor Pietrantonio Ricci. Il ginecologo, che aveva difficoltà economiche ed era arrivato lo stesso giorno da Napoli in treno, era stato visto da testimoni cadere a terra sotto un’impalcatura in via Macchi. Secondo quanto emerso dalle indagini, nessuno si era accorto della fuga del presunto aggressore. Accanto al suo corpo sono stati ritrovati il suo Rolex e una valigetta con alcuni oggetti personali. Ansaldi indossava guanti di lattice e sul coltello non sono state trovate impronte. (MANIGLIA).
