Morto a 22 anni in un cestino di vestiti usati, la sua famiglia: “Siamo distrutti”

Morto a 22 anni in un cestino di vestiti usati, la sua famiglia: “Siamo distrutti”
Morto a 22 anni in un cestino di vestiti usati, la sua famiglia: “Siamo distrutti”

Fara Gera d’Adda. Lo sguardo basso e vuoto, gli occhi gonfi di emozione. “Siamo distrutti”, dice con un filo di voce Gabriele Barzavacognato di Costantino Antonioil 22enne di Fara Gera d’Adda trovato senza vita lunedì mattina (6 maggio) nel cassonetto per la raccolta degli abiti usati presso la stazione ecologica di Canonica dell’Addain via dell’Artigianato.

Il giorno dopo la tragedia, la famiglia del ragazzo ha spiegato di essersi fermata all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo per identificare il suo corpo. Riuniti in silenzio nel salotto di casa, si rafforzano a vicenda come meglio possono. Solo pochi giorni fa – raccontano – hanno celebrato insieme la Pasqua ortodossa.

“Eccolo – esclama sempre lo stesso parente, mostrando una foto del giovane sul cellulare, accompagnata da un nastro nero in segno di lutto -. Era così giovane… voleva costruirsi una vita qui in Italia. Voleva sposarsi, comprare una casa”. Magari risparmiando grazie al lavoro di muratore, che svolgeva saltuariamente.

La storia è tanto drammatica quanto delicata. Il 22enne, secondo quanto accertato dai video acquisiti dalla polizia, aveva scavalcato di notte la recinzione per infilarsi nel cassonetto, molto probabilmente alla ricerca di qualche indumento. Ha invece trovato la morte, rimanendo intrappolato nel meccanismo basculante atto ad inserire gli abiti usati senza avere modo di recuperarli.

Perché fosse entrato illegalmente nel campo ecologico e cosa cercasse sono domande che, di fronte a una morte così assurda, non lasciano tempo a essere ritrovate. “Non è la prima volta che accadono cose del genere e se non si farà qualcosa non sarà l’ultima – riflette lo stesso parente, che parla a nome dei familiari presenti con un nodo alla gola -. Quei bidoni sono pericolosi, mi chiedo: perché sono ancora in circolazione?“.

Canonica d’Adda, uomo trovato senza vita nel bidone degli abiti usati

Nelle prossime ore il pubblico ministero Giancarlo Mancusi aprirà un fascicolo di indagine, proprio come aveva fatto il suo collega Emanuele Marchisio quattro anni fa, quando in circostanze simili morì Boltiere il piccolo Karim Bamba, 10 anni. L’indagine si era conclusa qualche mese fa con l’archiviazione, su indicazione dello stesso magistrato che aveva chiesto (invano) il sequestro preventivo dal territorio nazionale dei cassonetti modello ‘1’, ‘2’ e ‘3’, i più antichi e pericoloso, all’interno del quale diverse persone sono già rimaste mortalmente intrappolate.

Il Ministero dell’Impresa e del Made In Italy ha risposto (molto più tardi) alle denunce della Procura, sostenendo – in sintesi – che la sicurezza dei contenitori non può essere valutata sulla base del loro uso scorretto.

La volontà della famiglia del 22enne è quella di riportare la salma in Romania Targu Jiu per i funerali.

Un’altra foto della vittima

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